Riconosciuto lo Stato di Palestina e stop al riarmo
Il Consiglio comunale ha adottato all’unanimità due importanti delibere

Il Comune di Cassinetta di Lugagnano durante l’ultimo consiglio comunale ha approvato due importati delibere: ha riconosciuto lo Stato di Palestina e stop al riamo della Nato.
Riconosciuto lo Stato di Palestina
Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno (depositato dal capogruppo della lista Cassinetta Davide Costantini e condiviso dal sindaco e dalla lista Per Cassinetta di Lugagnano) con cui si riconosce lo Stato di Palestina. L'atto del Consiglio Comunale si aggiunge alle numerose iniziative del Comune di Cassinetta di Lugagnano contro il genocidio in corso a Gaza, una posizione sottolineata anche dallo striscione che campeggia da fine 2024 sul balcone del Municipio con la scritta “Stop genocidio”.
Stop al riarmo
Inoltre, sempre durante la seduta dell’assise di giovedì sera 31 luglio 2025 , il Comune di Cassinetta di Lugagnano ha adottato all’unanimità una delibera contro la spesa militare della Nato aderendo all’iniziativa popolare contro i piani di riamo.
È uno dei primi comune che esplicita la propria condanna nell'ambito dell'iniziativa "Comuni per la pace e contro il riarmo", lanciata dai promotori italiani della campagna "Stop Rearm Europe". In sintesi il Comune ha chiesto al Governo Italiano di recedere dall’impegno sottoscritto con la Nato.
Uno dei primi Comuni italiani ad adottare questa decisione. Durate la seduta il primo cittadino del piccolo borgo ha spiegato di come questi investimenti potrebbero essere veicolati per i settori sanitari e sociali, ai servizi alla persone, inoltre ha aggiunto :
“Ci sono già state molte iniziative di varia natura per promuovere la cultura della pace; da settembre ne organizzeremo molte altre anche consigli comunali aperti ai cittadini per dibattere sulla questione e tenere acceso i riflettori su questo tema – ha precisato il sindaco Domenico Finiguerra – Per senso di responsabilità verso le nuove generazioni occorre dare un segnale istituzionale di contrarietà rispetto a questa piega bellicista che non è più tollerabile. Con questo atto cerchiamo di gettare il nostro piccolo sassolino in una stagno del dibattito politico che invece propende per il riamo”.