Addio a Silvana Negri sorella di Alvaro, uno dei martiri di Robecchetto
Classe 1934, ha sempre rivendicato le scelte antifasciste della propria famiglia

La città di Rho piange la scomparsa di Silvana Negri, classe 1934 sorella di Alvaro Negri, uno dei martiri dell’eccidio fascista di Robecchetto con Induno del 13 ottobre 1944.
Il sindaco Andrea Orlando : "Sono addolorato per la sua scomparsa"
“Sono addolorato per questo lutto - afferma il sindaco Andrea Orlandi - Era stato per me un onore essere accolto in casa della Signora Silvana quando insieme al presidente dell'Anpi Mario Anzani ero andato a trovarla nel 2023: le sue parole, la sua lucida analisi di quanto accadde qui a Rho e poi a Robecchetto, mi toccarono profondamente. L’ultima volta che ho parlato al telefono con lei, circa un mese fa, ho sperimentato ancora una volta il suo desiderio di raccontare e la sua forza – prosegue il Sindaco Orlandi -. La famiglia Negri fa parte della storia rhodense e nazionale, come altre famiglie solide nei loro principi di giustizia e libertà”.
Cresciuta in una famiglia profondamente antifascista era chiamata la Piccola Partigiana
Durante la visita del sindaco e del presidente dell'Anpi con memoria vivida, la signora Negri aveva raccontato loro quei giorni lontani del 1944, rinnovando un dolore mai spento. Silvana, per la sua giovanissima età, era allora chiamata Piccola Partigiana. Cresciuta in una famiglia profondamente antifascista, i cui valori hanno animato l’impegno partigiano di diversi membri, aveva quasi 10 anni quando il fratello Alvaro, insieme con Pasquale Perfetti, Alfonso Chiminello e Luigi Zucca venne ucciso dalle camicie nere sulle sponde del Naviglio, dopo atroci torture subite nella Casa del Fascio di quella che oggi si chiama via dei Martiri. Con loro anche Cesare Belloni che fu torturato insieme agli altri e riuscì a sopravvivere.
"Le sue parole meritano di essere ricordate, per lasciare una testimonianza della storia antifascista e partigiana"
Le sue parole meritano di essere ricordate, per lasciare ai giovani una testimonianza della storia rhodense antifascista e partigiana”. afferma il vice sindaco Maria Rita Vergani ricordando che il 13 ottobre 2022 alla posa della targa “Memoria è Libertà” dedicata al fratello Alvaro e posizionata in via Baracca, dove risiedeva la famiglia nel 1944 Silvano non poté partecipare e che da quel fatto nacque la decisione dell'amministrazione di andarla a trovare a casa
Nella sua vita ha anche dovuto affrontare la morte di due figli
Con il marito Osvaldo Bergamini, Silvana Negri ha anche dovuto affrontare, nella sua vita, la morte di due figli. Uno strazio immenso. Riferendolo, raccontava il dolore della propria madre quando i fascisti entrarono in casa al mattino presto per arrestare Alvaro e quando alla famiglia fu annunciata la morte del giovane.