Un vero e proprio colpo di scena. E’ quello emerso quest’oggi, sabato 26 luglio, nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Fabio Ravasio, il 52enne morto travolto in bicicletta al confine tra Casorezzo e Parabiago il 9 agosto 2024.
Omicidio Ravasio, in manette anche Ariane Pereira, la figlia della mantide
Uno schianto fatale che aveva subito assunto i connotati di un piano omicida, quello orchestrato, secondo l’accusa, dalla compagna Adilma Pereira Carneiro, che avrebbe coinvolto altri sette complici, finiti alla sbarra insieme a lei, per motivi legati all’eredità.
Nella mattinata di oggi, sabato 26 luglio, infatti la figlia di quest’ultima, Ariane Pereira, è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario premeditato insieme agli altri imputati di questo processo. Tra loro anche Fabio Lavezzo, suo fidanzato, ritenuto uno dei pali del tragico incidente e il fratello Igor Benedito, che ha ammesso proprio in aula di aver guidato l’auto killer. Prima d’ora la figlia di quella che è stata ribattezzata come la “mantide di Parabiago”, era soltanto indagata per false dichiarazioni rese al pubblico ministero. Ma l’arresto avvenuto stamane è associato sempre allo stesso delitto. La donna è stata quindi portata in carcere a Como.
Le accuse durante l’ultimo interrogatorio
Nel corso dell’esame dell’8 luglio scorso un altro degli imputati, Massimo Ferretti, amante di Adilma, aveva chiamato in causa proprio Ariane. E lo aveva fatto spiegando che lei aveva ipotizzato di trovare un sicario e individuato come luogo il campo rom che insiste sul territorio magentino. Lei, presente in aula come auditore, aveva sbottato e inveito contro l’imputato, per poi essere identificata dai Carabinieri e accompagnata all’uscita.