Sono tanti i sindaci italiani che hanno sottoscritto un appello al governo italiano affinché faccia qualcosa per mettere fine a quanto sta accadendo ora a Gaza, dove la guerra e la carestia continuano a mietere vittime: fra questi c’è anche il sindaco di Canegrate Matteo Modica che ha anche esposto la bandiera palestinese dalla finestra del suo ufficio in comune.
Bandiera palestinese alla finestra del sindaco
Un appello che molti sindaci stanno inviando al governo, come lo stesso Modica di Canegrate. Un appello che riportiamo di seguito:
“On. Giorgia Meloni
On. Antonio Tajani,
in allegato trasmettiamo appello urgente sottoscritto dalle sindache e dai sindaci italiani nella certezza che vorrete ascoltare la nostra voce.
ADESSO BASTA!
A Gaza è in corso un genocidio sotto gli occhi del mondo. Alle vittime quotidiane degli attacchi militari si aggiungono ormai quotidianamente morti per la fame, molti dei quali bambini: vittime di una carestia voluta e imposta. Tutto ciò non è più guerra ma punizione collettiva.
Gli aiuti sono bloccati: solo pochi camion al giorno, contro gli almeno 500 necessari. In Giordania giacciono magazzini colmi di cibo, che non viene distribuito perché il governo israeliano lo impedisce deliberatamente. Si affama una popolazione intera per piegarla con la fame.
Non possiamo tacere. Non possiamo continuare a guardare senza agire.
Il silenzio, in questo caso, è complicità.
Noi Sindache e Sindaci d’Italia chiediamo con forza al Governo Italiano:
– di esercitare ogni pressione politica e diplomatica sul Governo di Israele per sbloccare immediatamente l’accesso agli aiuti alimentari;
– che tali aiuti vengano gestiti solo ed esclusivamente dalle Agenzie dell’ONU, le uniche con legittimità e imparzialità e non più la Gaza Humanitarian Foundation, ente evidentemente non in grado di assolvere a un mandato umanitario;
– che l’Italia si faccia promotrice attiva di un cessate il fuoco e di una soluzione politica che ponga fine all’occupazione e alla distruzione della Striscia di Gaza.
Accogliamo e rilanciamo l’appello di Papa Leone XIV e della società civile globale: FERMIAMO LA BARBARIE. NON C’È PIÙ TEMPO”