«Oltre l’età»

Over 65: è nata una rete territoriale per l'invecchiamento attivo

L’obiettivo è superare l’approccio assistenzialista e promuovere salute, benessere e inclusione sociale. Tra le azioni previste in città ginnastica dolce, pet therapy, psicologo di quartiere ma anche digitalizzazione e il Laboratorio Amarcord.

Over 65: è nata una rete territoriale per l'invecchiamento attivo
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In un Paese sempre più vecchio e in cui gli anziani sono sempre più soli, la sfida è superare l’approccio assistenzialista nei loro confronti e promuovere l’invecchiamento attivo degli over 65.

Over 65: una rete territoriale per andare «Oltre l’età»

Perché gli anziani possono ancora essere una risorsa preziosa per la famiglia e per la comunità. È da questa convinzione che prende le mosse il progetto «Oltre l’età - Comunità in rete per un invecchiamento attivo nell’Ovest Milanese», nato dalla collaborazione tra l’Auser Ticino Olona, l’Asst, gli Ambiti sociali territoriali dell’Alto Milanese, Magentino e Abbiatense e 11 tra associazioni, cooperative sociali e fondazioni, con il supporto del Forum del terzo settore Alto Milanese, con l’obiettivo di promuovere salute, benessere e inclusione sociale degli anziani.
Nel territorio dell’Ovest Milano, composto da 49 comuni, gli ultra 65enni sono oltre 110mila, pari al 23% della popolazione (che ammonta a circa mezzo milione di persone). L’indice di vecchiaia sfiora quota 180: vale a dire che per ogni 100 bambini e ragazzi (0-14 anni), ci sono 180 anziani (dai 65 anni in su). In questo contesto, l’obiettivo è promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale degli over 65, contrastando isolamento e solitudine, in linea con le direttive della Regione Lombardia. Si vuole andare «Oltre l’età» attraverso attività socializzanti legate all’attività fisica, dando vita a opportunità e situazioni che, nel quotidiano, facciano sentire gli anziani protagonisti dell’ambiente che li circonda. Sono previsti inoltre hub sociali come centri di quartiere in cui l’anziano può trovare luoghi e spazi per attività volte al benessere fisico e alla socializzazione. Infine, ma non per importanza, si mira a supportare la domiciliarità affinché l’ingresso in rsa non sia una scelta obbligata. Per illustrare tutte le proposte, fruibili gratuitamente, sarà realizzato un sito internet e si sta pensando anche a un’app.

«Facciamo invecchiare le persone meglio possibile»

Il progetto, finanziato dalla Regione, è stato presentato nel nuovo ospedale di Legnano. A fare gli onori di casa è stato il direttore sociosanitario dell’Asst Ovest Milanese Giovanni Guizzetti:

«Nel 2050 un italiano su tre avrà più di 65 anni, con un grosso incremento degli over 80; metà di loro vivranno da soli. Oltre una certa età insorgono malattie croniche, quelle che incidono di più sui servizi sanitari in termini di costi. Occorre fare in modo che tali patologie insorgano sempre più tardi e in maniera prevista e controllata: questo potrà rendere il sistema sostenibile anche dal punto di vista economico. Come ottenere tale risultato? Facendo prevenzione primaria sul target, cioè facendolo invecchiare nella maniera migliore. Il progetto “Oltre l’età” non è un esercizio di stile: noi crediamo davvero che si possa fare la differenza in termini di minori prestazioni necessarie e migliore qualità di vita dei nostri cittadini».

«No alla depressione, sì all'attivismo civico»

Fulvia Colombini, presidente di Auser Lombardia, ha aggiunto:

«È un progetto nato da una rete molto ampia di associazioni (Auser Volontariato Magenta, Auser Insieme Turbigo, Fondazione Sant’Erasmo, le cooperative sociali Albatros, Età Insieme e Stripes, Lule, Anteas Legnano Magenta, Associazione Cielo e Terra, Croce Azzurra Ticinia e Uildm Legnano) che ci auguriamo diventi una rete stabile sul territorio, capace anche di intercettare le persone over 65 con fragilità. La forza dell’Auser è la capillarità: nella nostra regione contiamo ben 426 associazioni e da sempre facciamo attività di promozione sociale rivolte all’invecchiamento attivo. Ora lo sforzo è mirato a inquadrare queste attività, il cui scopo primario era combattere la solitudine e la depressione, che spesso è l’anticamera della malattia, con stili di vita salubri e iniziative per stare in compagnia e per usufruire di una serie di servizi. Sarà importante anche il monitoraggio dei risultati, per selezionare le attività più efficaci, farle diventare stabili e continuative e costruire un sistema che mette in moto l’attivismo civico dei cittadini, l’opposto della depressione».

«Anche l'Oms promuove l'invecchiamento attivo»

È intervenuta Chiara Fornoni, referente del Piano per l’invecchiamento attivo per Ats Milano:

«L’invecchiamento attivo, come ci dice l’Organizzazione mondiale della sanità, è uno degli strumenti principali che abbiamo per far fronte alle conseguenze dell’invecchiamento demografico, sia sul piano sanitario che sociale».

Fornoni ha poi voluto sottolineare due aspetti del progetto («che si è classificato primo, centrando tutti gli obiettivi posti dalla Regione»):

«L’intergenerazionalità, presente in maniera trasversale in molte azioni, e la cura per interventi volti a intercettare l’isolamento sociale della popolazione anziana, fenomeno in aumento a causa del cambiamento della struttura delle famiglie, che sempre più spesso sono mononucleari».

«La sfida per tutti è l’amministrazione condivisa»

Alberto Fedeli, presidente del Forum del terzo settore Altomilanese, ha detto:

«Abbiamo fatto da regia, raccordo, catalizzatore del progetto per creare questa rete. Una rete peculiare, perché coinvolge realtà eterogenee: associazioni, cooperative sociali e fondazioni. La sfida per tutti è l’amministrazione condivisa. Dobbiamo crederci, non fare solo convegni e poesia. Questo è un esperimento di coprogettazione fatto bene, che coinvolge una molteplicità di soggetti tutti collaboranti e tutti pronti a confrontarsi sull’apporto fattivo di ciascuno, ognuno nel suo ruolo».

«Da servizi di assistenza a servizi di partecipazione»

Secondo il vicesindaco del Comune di Legnano Anna Pavan, «Oltre l’età» ha una marcia in più per due motivi:

«Perché si passa da servizi di assistenza e aiuto a servizi di partecipazione, animazione, invecchiamento attivo di cui il nostro territorio è carente, cercando di intercettare quella “fascia intermedia” di over 65 che non hanno particolari bisogni ma non sono iscritte a università o ad altre associazioni loro dedicate che permettano loro di invecchiare attivamente. E perché si cerca di uscire da quella categorizzazione eccessiva Il Comune farà tutto il possibile per facilitare in tutti i modi possibili questo progetto che nasce dalla comunità».

«Estendiamo l'Estate gentile e l'attività fisica adattata»

Mariella Sibilano, direttore del Distretto magentino nonché direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asst Ovest Milanese, ha affermato:

«Noi siamo convinti del valore della rete: come Asst abbiamo l’Organismo consultivo distrettuale, del quale fanno parte le associazioni di volontariato, Auser in primis, con le quali studiamo interventi da attuare sul territorio. In occasione dell’emergenza caldo, proprio l’Auser mette in campo il progetto Estate gentile, che offre agli anziani di Legnano compagnia telefonica, accompagnamento e consegna di farmaci a domicilio. Un’iniziativa validissima, che auspico possa essere implementata anche negli altri territori. Un altro obiettivo prioritario è l’attivazione dell’attività fisica adattata (dedicata alle persone con patologie croniche)».

«L'Asst non deve solo curare le malattie, ma prevenirle»

Il direttore generale dell’Asst Ovest Milanese Francesco Laurelli ha commentato:

«Questo progetto dimostra che si può costruire una rete efficace tra istituzioni, associazioni e cittadini, mettendo al centro il benessere delle persone. Preservare la salute è un obiettivo importante e sfidante per tutte le strutture territoriali, compresa l’Asst, che non deve solo curare le malattie ma prevenirle».

«Un obiettivo che raggiungeremo con la forza della rete»

Il sindaco di Legnano Lorenzo Radice ha concluso:

«La forza di progetti come questo è ragionare come comunità e lavorare in rete».

Le azioni previste nel Legnanese

Il progetto «Oltre l’età è articolato su tre obiettivi principali.
Quanto alle attività di promozione alla salute e al benessere, nel Legnanese si prevedono incontri di ginnastica dolce con osteopata e attività di pet therapy.
Nell’ambito del cohousing sociale e della socializzazione, ai custodi sociali si affiancherà anche lo psicologo di quartiere. Si cureranno poi aiuti nella vita domestica e quotidiana, quali trasporti, disbrigo pratiche e spesa.
Nello Spazio 27B (ex rsa Accorsi) si attiverà un hub sociale nel quale troveranno collocazione le attività fisiche previste nel Legnanese e le attività di socializzazione e culturali (compresa la biblioteca con la biblioteca di Legnano).
Nell’ambito «Dalle rsa al territorio», sarà proposta un’azione che mira ad accompagnare gli anziani e le rispettive famiglie o i caregiver nella non facile fase di transizione di vita connessa alla scelta, a fronte delle loro condizioni, di ingresso in una residenza sanitaria assistenziale o di mantenimento in casa con supporti dei servizi domiciliari e territoriali. L’azione punta a non lasciare solo l’anziano nelle scelte dei servizi connesse alla propria condizione di parziale non autosufficienza migliorando il benessere psicofisico, attraverso il consolidamento delle relazioni sociali e umane. È previsto inoltre l’accompagnamento degli anziani alle cure termali, con incontri informativi e formativi.
Saranno proposte infine altre iniziative di socializzazione e cittadinanza attiva, quali interventi per l’introduzione, la formazione e l’accompagnamento degli anziani nel digitale, nonché gruppi di auto mutuo aiuto. Ma anche laboratori di narrazione con gli anziani (Laboratorio Amarcord), laboratori creativi, attività con presenza di anziani nella scuola e di scambio intergenerazionale.