Lezioni dopo la chiusura della scuola media, la reazione delle opposizioni
Minoranza in rivolta per la decisione di Comune e scuola su dove far ripartire la didattica da settembre: intervengono Lega, Partito democratico e Fratelli d'Italia

Lezioni dopo la chiusura della scuola media di Nerviano, la reazione del mondo della politica.
Lezioni dopo la chiusura della scuola media
Tiene sempre banco a Nerviano la notizia su dove e come riprenderà l'anno scolastico 2025-2026 e quello 2026-2027 come annunciato nell'assemblea pubblica di lunedì 30 aprile 2025 a causa della chiusura della scuola media (per problemi strutturali) decisa il 30 aprile 2025: trasferimento della scuola media nel plesso della primaria di via Roma, le elementari di via Roma che andranno a Sant'Ilario (ad eccezione delle future seconde che creeranno un'interclasse nel plesso di via Di Vittorio) e trasferimento dell'elementare di Sant'Ilario a Garbatola.
La Lega: "La decisione era già presa"
Si fa sentire la Lega, forza di opposizione: "L’assemblea pubblica dovrebbe rappresentare un momento di partecipazione e confronto, utilizzata per favorire il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni amministrative, usiamo il condizionale perché si è rivelata invece una semplice ratifica di una decisione presa dall’Amministrazione comunale. Basti dire che, in realtà, delle due tanto sbandierate ipotesi, siamo arrivati alla puntata finale con la premessa, messa nero su bianco per iscritto, che solo una delle due risultava essere l’unica percorribile e doveva, per forza, essere quella. Una serata degna rappresentazione di una confusione che regna sovrana, dove è evidente che sono stati penalizzati i bambini della primaria di via Roma e di S. Ilario, dove vi saranno evidenti disagi viabilistici nelle frazioni, dove la dirigente scolastica
(appena rientrata dopo un periodo di aspettativa) ha fatto capire che ha ratificato una scelta presa da altri, dove i tecnici presenti si sono lasciati andare a considerazioni che di tecnico avevano ben poco. Ora ci auguriamo che, il prima possibile, vengano chiariti tutti i dettagli delle scelte fatte, cioè la localizzazione logistica esatta per ogni studente, gli orari di ingresso e uscita, la
mensa, il pre/post scuola, il trasporto e tutto quanto relativo alla didattica scolastica. Siamo a luglio e le famiglie hanno la sacrosanta necessità di organizzarsi il prima possibile, senza perdere ulteriore tempo. Quando si dice che si fa fatica a far emergere una visione più ampia, capace di tenere
insieme tutta la comunità scolastica e tutti i bisogni collettivi, si omette di dire che, per farlo, era necessario un maggior coinvolgimento attivo di tutte le forze in campo e non solo di una parte".
Il Pd: "Trasporto gratuito per le primarie che dovranno cambiare sede"
"L’Amministrazione comunale deve assicurare il trasporto pubblico gratuito per gli alunni delle scuole primarie che da settembre dovranno spostarsi in un altro plesso scolastico". È quanto chiede il Partito Democratico, forza di minoranza. "Lo svolgimento dell’assemblea ha messo in evidenza l’inadeguatezza delle risposte date alle famiglie, preoccupate dalle oggettive difficoltà logistiche per raggiungere le nuove sedi e dai costi che dovranno sostenere per il trasporto pubblico - affermano dal Pd - I genitori hanno ricevuto risposte vaghe sui criteri di scelta della soluzione adottata e sui dettagli operativi, come gli orari scolastici da ridefinire, la disponibilità di scuolabus per tutti i plessi della primaria, le criticità legate alla viabilità e alla carenza di parcheggi per le sedi di S. Ilario e di Garbatola; si è insistito su due punti ̶ l’impossibilità di adottare altre soluzioni e la mancanza di ulteriori informazioni per la parte organizzativa ̶ rinviando le risposte tuttora mancanti a future circolari. Prendiamo atto di quanto dichiarato dalla dirigente scolastica riguardo alle scelte compiute prima del suo rientro e al fatto che la didattica dovrà essere riorganizzata di conseguenza. Alle famiglie degli alunni sono state chieste 'comprensione' ed 'empatia' che però sono state
scarsamente dimostrate dall’Amministrazione Comunale e dai funzionari comunali presenti nei confronti dei genitori intervenuti durante l’assemblea. Riteniamo doveroso dare risposteconcrete e tempestive alle richieste delle famiglie coinvolte in questa riorganizzazione scolastica. Chiediamo quindi che la Giunta Colombo si attivi immediatamente per garantire a tutti gli alunni
interessati dagli spostamenti (primarie di via Roma e di S. Ilario) la disponibilità e la gratuità del trasporto pubblico verso tutti i plessi (S. Ilario, Garbatola e via Di Vittorio), ricercando da subito i fornitori idonei e individuando al più presto le risorse necessarie".
FdI: "Basta ritardi, ora servono risposte concrete e il coraggio delle decisioni"
"Esprimiamo forte preoccupazione per l’improvvisazione e l’assenza di una visione chiara nelle proposte avanzate per la ridistribuzione scolastica- affermano da Fratelli d'Italia, altro gruppo di minoranza - Non basta l’impegno dei tecnici, né bastano relazioni e ipotesi: ciò che serve è un’assunzione di responsabilità politica. Le famiglie sono giustamente stanche di attese e promesse, chiedono certezze. L’ipotesi dell’utilizzo della struttura di via dei Boschi, ad esempio, resta ancora avvolta da dubbi e mancate valutazioni
approfondite. Sarà nostra premura richiedere ulteriori delucidazioni in merito all’amministrazione. I nodi da sciogliere sono gravi e reali, dalla congestione del traffico nelle frazioni, alle aule sovraffollate, ai servizi scolastici non adeguati per il nuovo numero di alunni e ai trasporti scolastici insufficienti. Tutto quanto a soli 2 mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico. Sono problemi concreti, vissuti ogni giorno da genitori, studenti e personale scolastico. E non si risolvono con annunci o buoni propositi. Il tempo è scaduto. Chiediamo con forza che l’amministrazione comunale ritorni al tavolo con le associazioni dei genitori e riveda la decisione presa, in modo rapido, trasparente e definitivo.
È il momento di restituire serenità alle famiglie, sicurezza agli studenti e dignità a una scuola che merita rispetto, non confusione".