Confermato l'ergastolo per Alessandro Impagnatiello
La sentenza è arrivata dopo due ore di camera di consiglio, confermata l'aggravante della crudeltà ma non quella della premeditazione

È stato condannato alla pena dell’ergastolo anche in Appello Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano, uccisa con 37 coltellate il 27 maggio 2023 nell’appartamento che i due condividevano a Senago. La sentenza è arrivata dopo due ore di camera di consiglio e al termine di un processo di secondo grado durato appena mezza giornata.
La Corte d'Assise d'Appello conferma l'aggravante della crudeltà ma non quella della premeditazione
La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha quindi confermato la precedente sentenza in primo grado, emessa il 25 novembre 2024, riconoscendo stavolta l'aggravante della crudeltà ma non quella della premeditazione. La decisione della Corte di far cadere l'aggravante della premeditazione, subito dopo la lettura del dispositivo, ha destato sorpresa e sconcerto nei presenti. "Preferisco non dire niente", ha commentato Loredana Femiano, mamma di Giulia Tramontano.
Presenti in aula anche i genitori di Giulia Tramontano
Genitori di Giulia che poche ore prima del processo avevano postato sui social una foto in primo piano al mare della ventiseienne e una frase a lei dedicata scritta da papà Franco: "Vivrai in eterno nei cuori di chi ti ha sinceramente amata, ai quali hai donato la tua infinita dolcezza, gentilezza e bellezza" sono le parole di papà Franco.