Regione, Monica Forte presidente della Commissione antimafia

La vermezzese Monica Forte, consigliere regionale Cinque Stelle, alla guida della Commissione antimafia: “La corruzione è estirpabile, reagiamo al malaffare”

Regione, Monica Forte presidente della Commissione antimafia
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La vermezzese Monica Forte, consigliere regionale Cinque Stelle, alla guida della Commissione antimafia: “La corruzione è estirpabile, reagiamo al malaffare”.

Regione, Monica Forte presidente della Commissione antimafia

Monica Forte, vermezzese eletta consigliere regionale con il Movimento Cinque Stelle, è stata oggi nominata presidente della Commissione speciale Antimafia di Regione Lombardia. Queste le sue prime dichiarazioni: “É una scelta che premia il grande lavoro del Movimento negli ultimi cinque anni in Commissione Antimafia in particolare modo sulla legge regionale approvata nel 2015. E’ una commissione che lavorerà sodo, non solo sulla prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, ma anche su trasparenza, anticorruzione e diffusione della cultura della legalità, quattro fra i pilastri della proposta politica del M5S”.

“Corruzione e mafia sono fenomeni estirpabili”

Sull'indirizzo che intende dare con la sua presidenza ai lavori della Commissione, Monica Forte aggiunge: “Va riproposta la collaborazione con le scuole e le sedute esterne della Commissione sul territorio. L’obiettivo però è implementare il lavoro di elaborazione di risoluzioni e atti di indirizzo politico alla Giunta, insieme al controllo delle attività del Consiglio e del bilancio regionale e a rapporti più stretti con le Prefetture e le Forze dell’Ordine. L’impegno per il contrasto a mafie e corruzione non è mai sufficiente e a tale scopo vogliamo aumentare le audizioni in Commissione di esperti e persone in prima linea nella lotta alle mafie per arricchire il nostro bagaglio di conoscenze e confrontarci sugli strumenti e le strategie da mettere in campo. Corruzione e mafia sono fenomeni estirpabili. Dobbiamo reagire, il malaffare ha un costo elevatissimo che ricade sulle tasche dei cittadini e si traduce in una riduzione dei servizi pubblici. Il lavoro della Commissione può fare la differenza”.

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