"Papa Leone XIV è mio amico, l'ho ospitato a casa mia"
Il 71enne è amico fraterno del nuovo Pontefice che ha anche officiato il matrimonio della sorella e concelebrato il funerale della madre

"Papa Leone XIV è mio amico, l'ho ospitato a casa mia": il racconto di Francesco Pagano, residente a San Vittore Olona e prima a Legnano e a San Giorgio su Legnano.
"Papa Leone XIV è mio amico, l'ho ospitato a casa mia"
"Papa Leone XIV? Anni fa l’ho ospitato a casa mia". A parlare è Francesco Pagano. Sanvittorese, 71 anni, pensionato, abita in via Magenta a San Vittore Olona: è un grande amico di Robert Francis Prevost, il primo Pontefice americano, eletto giovedì scorso come successore di Papa Francesco e che ha scelto il nome di Leone XIV.
Anzi, Pagano e la sua famiglia sono più che amici del nuovo Santo Padre: "Bob, perchè lo chiamiamo così, è fratello, fa davvero parte della mia famiglia". esordisce Pagano, che tutti i pomeriggi frequenta il Parco Castello di Legnano insieme agli amici.
La famiglia di Pagano è infatti legatissima a Prevost. Il Papa è molto amico (ed ex compagno di studio a Roma) di Padre Giuseppe Pagano (fratello di Francesco e che ha frequentato le scuole elementari De Amicis a Legnano) che ricopre la carica di Priore del Convento degli Agostiniani di Firenze (il nuovo Papa è un Agostiniano) e questo l’ha portato diverse volte nella nostra zona (vedi articolo a sinistra). Precisamente a Legnano, dove Francesco e Giuseppe hanno vissuto con i loro genitori (prima hanno abitato anche a San Giorgio su Legnano) e ospite dei genitori Prevost lo è stato anche in uno dei palazzi di via Veneto a San Vittore Olona (dove la signora Pagano gli ha più volte preparato pranzo e cena). E poi Papa Leone XIV è stato accolto anche nella casa di via Magenta di Francesco.
Ma non solo: il Papa, nel 1984, ha celebrato il matrimonio della sorella di Francesco (che ha due fratelli e tre sorelle) e concelebrato, nel 2008, con Giuseppe (nella chiesa parrocchiale di San Vittore Olona) il funerale della loro madre Anna, che Prevost stesso andava a trovare alla casa di riposo Casa famiglia di San Vittore quando la donna era ospite.
(nella foto di tanti anni fa, Prevost primo a destra in vestito nero)
La storia
"Siamo siciliani di origine - ricorda Francesco - Robert, anzi Bob, è stato spesso ospite da noi. A Legnano e qui a San Vittore. Tutto è nato dalla forte amicizia tra lui e mio fratello Giuseppe. Siamo arrivati a Milano quando io ero ancora in fasce. Poi siamo andati a San Giorgio, dove c’era una nostra zia. Da lì poi una casa in affitto in via Stelvio a Legnano, poi quella in via Amendola. Successivamente siamo arrivati a San Vittore, prima in uno dei condomini di via Veneto e poi io nella mia casa attuale in via Magenta".
Tanti i momenti vissuti insieme a Prevost: "Era un compagno di studi di mio fratello Giuseppe e insieme abbiamo trascorso tanti momenti - racconta Francesco - Sono stato a Roma per far visita a loro. E insieme a mio fratello, che era studente, e a Prevost, che era già sacerdote, abbiamo fatto anche una gita sulla costiera amalfitana: tutti insieme abbiamo visitato Capri, Pompei, abbiamo dormito nello stesso albergo, siamo andati a mangiare la pizza e anche in discoteca".
Quando il primo incontro? "Direi qualche anno prima del 1984, a Roma, anno in cui ha celebrato il matrimonio di mia sorella" risponde il sanvittorese.
Che ricorda il carattere di quel giovane sacerdote oggi Papa: "Fin dal primo momento in cui si siamo conosciuti, anche quando è diventato Padre Generale ossia una figura di rilievo mondiale, è sempre stato umile, si metteva sempre un gradino sotto gli altri".
E Pagano ricorda quando per due notti ha lasciato al futuro Pontefice la sua casa di via Magenta a San Vittore: "Bob doveva andare in Africa, l’aereo partiva la mattina seguente e gli serviva un posto dove trascorrere la notte. Mio fratello Giuseppe mi aveva chiesto se potevo ospitarlo e poi accompagnarlo in aeroporto. Ho ovviamente accettato, Bob è uno di famiglia! Sono così andato a prenderlo a Santa Rita, alla Barona, a Milano, dove ci sono gli Agostiniani. E’ rimasto a casa mia quella notte e la sera successiva una volta rientrato in Italia. Ha dormito nel mio letto, ha poi fatto colazione sul mio tavolo mentre io ero ospite da mia sorella".
Il carattere del nuovo Papa
Ma che persona è Prevost? "Eccezionale - risponde subito Francesco Pagano - E’ un fratello! Tra di noi parliamo come se fosse davvero uno della nostra famiglia. Una persona di una semplicità enorme. A quei tempi era già Padre Generale, figura che magari poteva incutere un po’ di timore ma invece era umilissimo. Cosa mi ha sempre colpito di lui? Ha sempre saputo trasmettere una profondità unica, forte. E’ un leone, tra l’altro ha scelto proprio questo nome, perchè lo è davvero; ma, sotto sotto, ha il cuore di un agnello. Lui è così, anche se è ovviamente molto determinato. Penso sia il Papa giusto".
(Nella foto qui sotto Francesco Pagano):
L'emozione per l'elezione a Pontefice
Francesco, il giovedì dell’elezione del Papa, racconta di aver sentito subito che quella sarebbe stata una giornata speciale: "Mi sono alzato la mattina e avevo sempre Bob in mente - ricorda - Sono andato al bar e ho mostrato una foto di Prevost, dicevo, 'Guardate questa foto, è uno di famiglia, l’anno scorso Papa Francesco l’ha fatto Cardinale. Per me oggi faranno lui Papa'. Ma non ci credevano, non si sapeva chi fosse. Al pomeriggio sono andato, come mio solito, al parco. Tornando a casa mi sono messo a mettere la zanzariera sulla finestra di casa. Avevo la tv accesa e ho sentito “Fumata bianca”. Ho mollato il lavoro e mi sono messo a guardare lo schermo. Quando hanno annunciato che il nuovo Papa era un americano ho detto: 'E’ lui! E’ Bob!'. E quando è apparso lui è stata una grande emozione. Bob è riuscito a trattenere le lacrime, io non ce l'ho fatta".
"Farà un buon lavoro"
E non è da tutti poter dire di avere un amico, anzi un "fratello", Papa: "Papa Francesco ha fatto una prima parte, penso che ora Bob proseguirà quel lavoro - afferma Francesco - Penso che farà molto per la politica, per lui la pace è qualcosa di importante e sulla pace punterà molto. Di pace lui ha sempre parlato. Ha fatto manifestazioni per la pace nelle piazze, anni fa, insieme a mio fratello. E’ davvero un uomo di pace. Penso sia più completo di Papa Francesco. Vedo un carisma diverso. Bob è dolce, ma è un leone!".
E ora? Cosa diresti al nuovo Papa? "Innanzitutto complimenti, ce l’hai fatta! Sicuramente farà bene".
