PARLA IL CARDINALE

"Il nuovo Papa sarà accolto da un clima fraterno"

Manca poco all'avvio del Conclave che eleggerà il successore di Papa Francesco e l'atmosfera descritta da chi sta prendendo parte alle Congregazioni cardinalizie, come sua Eminenza Francesco Coccopalmerio, è quella della sintonia, della condivisione e del confronto

"Il nuovo Papa sarà accolto da un clima fraterno"
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Papa Francesco? «E' stato un amico che ha saputo incarnare gli ideali di stima e amore per gli altri». La sua più grande eredità? «Il lavoro sugli ultimi». Il pre-Conclave? «Un momento di grande fratellanza e cordialità». E il nuovo Pontefice? «Sarà figlio della fiducia in Gesù e nel suo lavoro, chi lo sceglierà ha ben presente la verità della sua promessa».

Verso il Conclave: vi racconto il clima che si respira all'interno delle Congregazioni

A pochi giorni dall'avvio del Conclave previsto per il 7 maggio e che eleggerà il successore di Papa Francesco, l'atmosfera descritta da chi sta prendendo parte alle Congregazioni cardinalizie, come sua Eminenza Francesco Coccopalmerio, è quella della sintonia, della condivisione e del confronto. Non parteciperà alla votazione per limiti di età, ma attualmente è membro delle Congregazioni cardinalizie in corso di svolgimento a Roma. Il cordone ombelicale che lo lega alla città di Parabiago, intanto, non si è mai strappato.

Il legame con la Città della Calzatura

Il cardinale è una vera e propria autorità nella città della calzatura. Nato a San Giuliano Milanese nel 1938, è però cresciuto nella comunità di Parabiago, da sempre assiduo frequentatore della parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso. Ordinato nel 1962, il Cardinale ha ricevuto la benemerenza civica e la cittadinanza onoraria dal Comune di Parabiago.

La sua partecipazione all'elezione di Papa Francesco nel 2013

Ci racconta come si arrivò al nome di Bergoglio nel 2013.

«Ricordo con grande intensità quel momento. Un momento che era stato anticipato dalle Congregazioni cardinalizie e che aveva poi visto la fumata bianca nella persona di Papa Francesco, che avevo avuto modo di conoscere in Argentina molti anni prima della sua elezione».

Poi ci dà il senso di questo momento cruciale per il futuro della chiesa cattolica. Un momento di fede e prospettiva che lo sta vedendo protagonista.

Papa Francesco è stato il Pontefice della speranza e della concretezza. Quale ricordo ci lascia?

«Lo conobbi verso la fine degli anni Novanta a Buenos Aires per una questione che dovevamo risolvere e lo incontrai poi in Conclave. Aiutammo un giovane che voleva entrare nella Compagnia di San Paolo. Eravamo amici, mi voleva molto bene. Quando ero presidente del Dicastero per i testi legislativi, ci vedevamo spesso per svolgere le mansioni legate all'ufficio ma non solo».

Quale clima si respira attorno al Conclave che eleggerà il nuovo Pontefice?

«In questo momento la Chiesa Universale è rappresentata dal collegio cardinalizio in cui si sente proprio il senso di fratellanza nelle sue declinazioni di amicizia, cordialità, voglia di conoscersi e star bene. Un clima nel quale si sente la presenza del Signore Gesù, che sarà con noi fino alla fine del mondo. Si sente la verità della sua promessa, l'essere in mezzo a noi. Lui ci sta suggerendo quello che è bene fare. Nelle congregazioni sono in corso dei confronti sulle richieste che faremo al nuovo Pontefice. Abbiamo fiducia in Gesù e nel suo lavoro».

Mattia Ferrara

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