L'annuncio oggi a Messa

Il parroco don Marco Zappa si dimette e lascia il paese

Sembra che il sacerdote frequentasse siti di incontri su Internet. Il vescovo: "Situazione personale di pesantezza ma nessun reato di tipo canonico o civile".

Il parroco don Marco Zappa si dimette e lascia il paese
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Don Marco Zappa si è dimesso da parroco e ha lasciato Inveruno.

Dopo cinque anni e mezzo in paese, don Marco Zappa si dimette

Cinquantun anni (è nato il 30 aprile 1973 a Cantù), sacerdote dal 10 giugno 2000, era responsabile della Comunità pastorale Cuore immacolato di Maria da cinque anni e mezzo, dal settembre 2019. In precedenza era stato coadiutore della parrocchia San Martino di Vergiate, incaricato dell'oratorio e della pastorale giovanile; vicario della Comunità pastorale Maria Regina di tutti i santi di Casatenovo prima e di quella di San Paolo in Giussano poi e vicario referente della parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta in Robbiano.

Il vescovo: "Situazione personale di pesantezza ma nessun reato"

La comunicazione ufficiale delle dimissioni è arrivata dal vicario episcopale per la zona pastorale IV di Rho, monsignor Luca Raimondi, in apertura della messa prefestiva celebrata oggi, sabato 5 aprile, alle 17.30.

Queste le parole del vescovo:

"Comunico a tutti quello che ho detto al Consiglio pastorale, al Consiglio affari economici e a quello dell'oratorio. Da lunedì prossimo don Marco non sarà più responsabile della parrocchia. Da fine gennaio c'è stato un momento di discernimento personale che ha portato alla decisione di interrompere il suo ministero di parroco. Resterà comunque prete. Si è ritirato in maniera segreta ma non c'è stato alcun reato di tipo canonico o civile. Si tratta di una situazione personale di pesantezza nell'ufficio di parroco. Ora lui è a casa sua, affronterà un periodo di accompagnamento psicologico e da settembre tornerà a dare la sua disponibilità a essere prete ma in un'altra destinazione. Don Marco non ha fatto male a nessuno. Invito tutti a non alimentare il chiacchiericcio, questo momento di fatica del nostro fratello va accompagnato con il silenzio e con la preghiera".

Sembra che il sacerdote frequentasse siti di incontri su Internet

Sembra che il sacerdote frequentasse da qualche anno siti di incontri su Internet, e di queste frequentazioni ci sarebbero chat e foto. Una situazione sempre più insostenibile che avrebbe portato don Marco a riflettere sul suo ministero e a decidere, con i suoi superiori, di lasciare Inveruno.

Don Felice Noè amministratore parrocchiale fino a settembre

Da lunedì 6 aprile don Felice Noè, residente a Buscate e già parroco a Parabiago, sarà amministratore parrocchiale fino a settembre quando sarà nominato un nuovo parroco per Inveruno e Furato. Lo stesso annuncio è stato comunicato ai sacerdoti del Decanato di Castano, di cui don Marco era responsabile, e ripetuto in tutte le messe domenicali.

Commenti
Clara

Consentire a chi vuole di sposarsi....sono uomini come noi , e a volte cadono

Luca Mari

Risposta al commento di "Jesus". Per "amare", nel Vangelo, si intende volere la conversione e quindi la salvezza del prossimo. Tale amore del prossimo deriva dall'amore di Dio (Non ama, quindi, chi è ateo). L'amore che intende lei, col suo commento, è in realtà il peccato contro la purezza (VI Comandamento), e in quanto tale è sommo male (contrariamente a quanto ha detto il sedicente vescovo). Purtroppo c'è un'ignoranza abnorme perfino delle cose più basilari della vera Religione (che era la religione dei nostri avi). La soluzione a questi fatti non è il matrimonio per il clero, o pseudo tale, (che sarebbe un cedimento, l'ennesimo, al mondo e alle sue massime) ma il ritorno alla vera religione precedente la cosiddetta riforma liturgica, come la chiamano i "preti" di cui sopra

Anna vincenti

Penso quello che pensa il Vescovo

Jesus

Nel Vangelo amare non é peccato. Il principio di tutto: Amerai il prossimo tuo come fossi te stesso

Emanuela

I preti sono comuni mortali come noi. IO sono favorevole che i preti si possino sposare e avere figli,così saprebbero cosa vuol dire avere una famiglia e ci sarebbero meno "porcherie" tra le mura delle chiese.

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