"Stop al genocidio del popolo palestinese"
Presidio di Amnesty international in piazza San Magno: "Mobilitiamoci e chiediamo al Governo di non essere complice di Israele"

"Stop al genocidio del popolo palestinese": il presidio in Piazza San Magno a Legnano da parte di Amnesty international e altre associazioni.
"Stop al genocidio del popolo palestinese"
"Stop al genocidio del popolo palestinese". Questo il grido e il messaggio lanciato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 marzo 2025, in Piazza San Magno a Legnano. Un centinaio di persone ha raccolto l'invito di Amnesty International di Legnano-Arese-Saronno per un presidio nel cuore della città per dire stop al genocidio in corso in Palestina. Oltre alla famosa ong, vi era anche il Collettivo donne in cammino per la Pace, Bicipace, Rifondazione Comunista, Legambiente, Avs, Europa Verde e anche quattro consiglieri comunali di maggioranza ossia Pinuccia Boggiani, Mario Brambilla, Aurora De Lea e Sara Borgio. Alle 21, in un Cinema Ratti super affollato, la proiezione di "No other Land", premio Oscar 2025 per miglior documentario (e uno dei co registi è stato arrestato e picchiato dai soldati israeliani proprio qualche giorno fa, poi la liberazione).
"Stop al silenzio sul genocidio altrimenti siamo complici"
"I media tendono a dimenticare quello sta succedendo a Gaza e in Cisgiordania e quando parlano sono schierati con la narrazione israeliana - ha ricordato Antonio Scordia di Amnesty - Come invertire la tendenza? Continuare a parlarne così che l'opinione pubblica possa fare pressione sui propri governi. Il nostro rapporto dimostra che Israele sta commettendo un genocidio a Gaza e la richiesta al nostro Governo è quella di smettere di essere complice di Israele: e smetterà di esserlo quando ci sarà una massa critica che chiederà di farlo. Ricordiamo che la Palestina è sotto occupazione dal 1948 e da allora sta vivendo un feroce Apartheid da allora. Israele sta ignorando completamente il diritto internazionale, appoggiato dai governi occidentali: e in questo modo tutti siamo e saremo complici di quanto sta accadendo". Da Amnesty anche Chantal Antonizzi: "Oggi la piazza avrebbe dovuto essere piena. Perchè tutti dovremmo indignarci per quello che sta accadendo. Non si può fare finta di nulla e non vedere quello che sta accadendo. Tutti sappiamo quello che sta succedendo a Gaza e in Cisgiordania. Nel nostro rapporto si è dimostrato, una volta per tutte, che quello che sta accadendo a Gaza è genocidio. Ognuno parli di questo con i suoi amici, con i suoi conoscenti. Anzi a Gaza siamo oltre al genocidio, siamo testimoni del primo genocidio in mondovisione. A Gaza non c'è più la vita, neanche la speranza. Non demordiamo e dobbiamo essere sempre più numerosi".
Dal Collettivo donne in cammino per la pace un anticipazione: "Chiederemo al Comune di Legnano di adoperarsi per chiedere interventi affinchè il Governo smetta di essere complice di Israele".
Il rapporto di Amnesty: "E genocidio"
Amnesty International è attiva dal 1961 in tutto il mondo nella difesa dei diritti umani anche mediante attività di ricerca. Da diversi anni suoi ricercatori lavorano in Palestina e Israele. In questi mesi ha documentato i crimini commessi da Israele dal 7 ottobre 2023 al luglio 2024 attraverso 212 testimonianze, prove sul campo, analisi satellitari, video, foto e dichiarazioni ufficiali. Il rapporto, dal titolo "Ti senti come se fossi un subumano", documenta come dal 7 ottobre 2023 Israele "ha commesso impunemente atti vietati dalla Convenzione sul genocidio, con l'intento specifico di distruggere la popolazione palestinese a Gaza - recita il testo della ong - Questi atti comprendono uccisioni, gravi danni fisici e mentali e la deliberata inflizione di condizioni di vita calcolate per causare la sua distruzione fisica". Quella in corso è una "disumanizzazione del popolo palestinese" con "22 dichiarazioni disumanizzanti di membri del governo e di alti ufficiali israeliani tra cui Netanyahu e Gallat, 62 video e immagini mostrano soldati israeliani invocare la distruzione di Gaza e la negazione di servizi essenziali, 31 video contenevano richieste esplicite di annientamento". Per cui "alcuni "atti costituiscono violazioni del Diritto internazionale e nel loro insieme dimostrano un intento genocida". La ong conclude che "l'intento di Israele è la distruzione fisica della popolazione palestinese di Gaza, sia parallelamente che come strumento per eliminare Hamas".


















