"Il Comune revochi il patrocinio alla presentazione del libro su Sergio Ramelli"
I consiglieri di minoranza Zucca, Benassi, Coppola e Nava: "È un evento politico e il ricordo del giovane rischia di essere usato come mezzo di istigazione all'odio e alla violenza".

L'Amministrazione comunale di Gaggiano revochi il patrocinio concesso per la presentazione del libro su Sergio Ramelli (nella foto di copertina).
Chiesta la revoca del patrocinio a "L'Italia per Sergio Ramelli"
A chiederlo è il gruppo consiliare Insieme per Gaggiano, che ritiene che l'evento, in programma per il 4 aprile alla biblioteca Aldo e Cele Daccò, sia di natura politica (e il Regolamento per la concessione del patrocinio comunale non prevede la possibilità di patrocinare iniziative politiche) e teme che il ricordo dello studente militante del Fronte della gioventù ucciso da Avanguardia operaia nel 1975 possa essere "strumentalizzato e mezzo di propaganda che perpetua istigazione all'odio e alla violenza".
"La presentazione di questo libro è un evento politico"
Scrivono i consiglieri di Insieme per Gaggiano Marzia Zucca, Lorenzo Benassi, Agnese Coppola e Luca Nava:
"Con deliberazione di Giunta comunale n. 41 del 26/02/2025, l'Amministrazione comunale ha concesso il patrocinio all'Associazione Centro Culturale Le Radici Onlus, per la presentazione del libro "Sergio Ramelli - una storia che fa ancora paura" di Guido Giraudo e Andrea Arbizzoni che si dovrebbe tenere il 04/04/2025 presso la Biblioteca Aldo e Cele Daccò, concedendo inoltre l'utilizzo di logo, brand. Da una parte, parlare di questo periodo buio, gli anni '70, in cui molti giovani furono uccisi può essere interessante, ma qui si parla d'altro e la locandina, che alleghiamo, porta il titolo di “L'Italia per Sergio Ramelli”. Quale Italia? Sergio, giovane milanese, morto 18enne, viene elevato a simbolo di una destra radicale, estrema, fascista. Non dev’essere perpetrato lo strazio e il massacro di quei terribili Anni di Piombo, innalzando un ragazzo a simulacro di un pensiero, di un’ideologia che oggi sembra tornare ancora più forte, ancora più divisiva. Molte le persone vittime di quegli atroci anni ‘70: molti giovani hanno perso la vita e sono stati dimenticati. Tra questi citiamo - per esempio - Claudio Varalli di 17 anni, ucciso da una mano fascista il 16 aprile 1975 a colpi di arma da fuoco mentre tornava da una manifestazione per il diritto alla casa. È successo qualche giorno prima di Ramelli, eppure pochi lo ricordano. Per questo riteniamo che la presentazione di questo libro sia un evento politico".
"Il ricordo non sia strumentalizzato per istigare all'odio"
Per questo il gruppo consiliare di minoranza si appella "al buonsenso del sindaco e di tutti gli amministratori affinché il ricordo non sia, anche questa volta, strumentalizzato e mezzo di propaganda che perpetua istigazione all'odio e alla violenza" e chiede quindi "di revocare il patrocinio concesso a questo evento politico, non ammesso secondo l'art. 2 del Regolamento per la Concessione del Patrocinio Comunale".
"Si faccia un dibattito aperto a una pluralità di visioni"
Se si vuole parlare degli Anni di Piombo, i consiglieri di Insieme per Gaggiano ritengono che "il dibattito debba essere aperto a una pluralità di voci e di visioni, che offra spazio al ricordo e alla memoria, non per dividere ma per costruire un futuro migliore".