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ISIS Bernocchi, a lezione di solidarietà con l’AVIS

Il professor Renato Zucca, ex docente dell’Istituto e volontario AVIS, ha incontrato gli studenti

ISIS Bernocchi, a lezione di solidarietà con l’AVIS
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Mercoledì 26 febbraio si è tenuto all’ISIS Bernocchi di Legnano un incontro a cura dell’AVIS e dell’Ospedale di Legnano sul tema della donazione del sangue, destinato agli studenti delle classi quarte.

Donazione come solidarietà attiva

 

Relatore della conferenza è stato il professor Renato Zucca, ex docente del Bernocchi e volontario AVIS, che ha presentato la realtà associativa e la donazione come momento di solidarietà attiva, con un cenno agli aspetti scientifici della pratica. Parte dell’incontro è stata inoltre dedicata al servizio civile, con il coinvolgimento di Beatrice Marini e Matteo Pavan, due giovani che stanno vivendo questa esperienza. Tanti gli argomenti affrontati. Il professor Zucca ha richiamato brevemente agli studenti il funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio, ha parlato di gruppi sanguigni e di compatibilità, ha sottolineato la necessità di interventi tempestivi e rapidi quando si verificano situazioni emergenziali.

“Se si deve intervenire in pochi minuti, si somministra una sacca di zero negativo, che è il gruppo sanguigno che può donare a tutti. Ecco perché è prioritario averne scorte abbondanti”, ha spiegato il professor Zucca.

L’importanza della donazione

L’appello a donare, tuttavia, dovrebbe coinvolgere tutti. Quando il sangue viene prelevato dal donatore, la centrifugazione permette di separare le varie componenti, usate anche per sintetizzare farmaci salvavita. Dalle piastrine, per esempio, si ottiene la medicina usata nella cura dell’emofilia. Se una persona ha bisogno di trasfusioni, inoltre, è meglio che riceva sangue del suo stesso gruppo.

“Il sangue ha tantissimi usi in tantissimi ambiti”, ha proseguito il professor Zucca. “Pensate alla neonatalità: può capitare madre e bambino abbiano due RH diversi. Questo non è un problema durante la gestazione, ma all’atto del parto può verificarsi che il sangue del neonato si mescoli al sangue della mamma. In questi casi si tengono dunque delle sacche pronte, in modo da poter intervenire e ripulire il sangue del bambino, se necessario.”

Durante l’incontro si è fatto cenno anche alle leggi che regolano la donazione del sangue in Italia, che deve essere volontaria e gratuita, anonima, responsabile e periodica. Chi, dopo aver compiuto la maggiore età, diventa donatore, si impegna a donare regolarmente per i successivi due anni. Per tutelare tanto il ricevente quanto il donatore, AVIS procede a una serie di controlli e segue rigorose procedure: prima di diventare donatori si viene sottoposti a specifiche analisi, si può donare solo fino ai 65 anni, una volta ogni tre mesi per gli uomini, una volta ogni sei per le donne, bisogna pesare almeno 50 kg, essere sani, avere uno stile di vita salutare. “In questo modo garantiamo che il sangue sia di ottima qualità”, ha chiosato il professor Zucca.

L’incontro si è concluso con l’intervento di Beatrice Marini e Matteo Pavan, che stanno svolgendo il servizio civile all’AVIS. I due hanno spiegato ai ragazzi in cosa consista questa esperienza e come poter partecipare.

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