Legnano, il Questore avvisa Fratus: “Daspo, no a spot politici...”

Legnano, il Questore avvisa Fratus: “Daspo, no a spot politici...”
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Dopo l'applicazione, a Legnano, del primo Daspo urbano che ha colpito un 29enne nigeriano artefice di “reiterati comportamenti di disturbo e molestia” ai danni dei frequentatori del parcheggio di interscambio, il questore di Milano Marcello Cardona, intervistato dal Corriere della Sera, fissa alcuni paletti sull'utilizzo da parte dei sindaci del nuovo strumento: “Non saranno provvedimenti spot per i sindaci in cerca di visibilità politica”, afferma. E la Questura sarà molto rigorosa nel valutare le richieste.

 

Un messaggio che pare rivolto in primis al neo sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, autore già di 34 richieste di Daspo urbano sulle 47 pervenute. Ma anche il neo eletto sindaco di Legnano Giambattista Fratus non scherza. Il leghista ha fatto richiesta di 10 Daspo. L'altra richiesta giunge invece da una amministrazione a guida di centrosinistra: Arluno, con Moreno Agolli. Per fare un raffronto, al momento la Polizia locale di Milano ha avanzato solo due richieste.

 

La richiesta partita da Legnano e relativa al giovane che chiedeva insistentemente denaro alla stazione di via Matteotti ha passato il vaglio della Questura. Ma per gli altri casi l'esito non è scontato. Spiega Cardona: “La condotta deve incutere timore nella percezione di sicurezza della gente, non si può certo pensare di proporre l’allontanamento a gente che siede sulle panchine, a chi è povero o chiede l’elemosina senza dare fastidio a nessuno, o in base al colore della pelle”.


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