La Tosi a Legnano: oggi al Mise passi avanti
LEGNANO - «Finché non sarà certa la permanenza della Tosi a Legnano non ci dovrà essere nessuna variante di destinazione d'uso per impedire qualsiasi speculazione edilizia su un'area che ha in passato avuto una vocazione industriale e tale deve rimanere. Garantire il rilancio dello storico stabilimento e mantenere i posti di lavoro sono la priorità». È quanto è stato ribadito ancora una volta questa mattina al vertice al Mise da Vittorio Sarti, segretario generale Uilm Milano. Sono state espresse le preoccupazioni che ancora interessano l'azienda con la possibilità di un trasferimento dalla sede storica. «Come Uilm riteniamo una dimostrazione positiva l'impegno di un'offerta per le aree da parte della proprietà che dovrebbe essere presentata, secondo quanto riferito, domani. Il commissario ha infatti presentato anche la possibilità, prevista dalla procedura, di non attendere la scadenza di giugno. Questo percorso dovrà poi essere vagliato dal comitato dei creditori e dal Ministero, ma sembrerebbe il segno dell'intenzione di rimanere a Legnano». Al Mise dovrebbe poi essere convocato un nuovo incontro entro la fine di marzo con le sigle sindacali per verificare lo stato di avanzamento e le prospettive. «Ora che l'azienda- è la conclusione di Sarti- ha chiuso in utile il 2016, si prospetta il mantenimento dell'accordo sui reintegri dei lavoratori secondo l'accordo del 2015 e sono stati portati a conclusione i primi investimenti su sicurezza e ristrutturazione degli uffici si configurerebbe la situazione ideale per il rilancio dello stabilimento a Legnano. Tutti sono chiamati a mantenere i propri impegni: la proprietà, vista la clausola del mantenimento del sito nel contesto territoriale legnanese per cinque anni, il commissario straordinario, che deve tutelare la continuità aziendale e il mantenimento dell'occupazione, la Regione e il primo cittadino di Legnano. Ci aspettiamo proprio che anche la Regione scenda in campo concretamente per una risoluzione positiva, visto che si tratta di una realtà produttiva del territorio».