Addio Ambrogio, autista del Papa
Pessina si è spento a 88 anni: nella sua vita ha incontrato tanti Vip
I principi Carlo e Diana, l'avvocato Gianni Agnelli, l'ex presidente della Repubblica Sandro Pertini. E ancora l’ex presidente francese Jacques Chirac, il premier russo Mikail Gorbaciov e Papa Giovanni Paolo II. Li ha portati tutti a spasso con la «sua» auto Ambrogio Zepigi Pessina rhodense doc, della frazione di Terrazzano, scomparso nella mattinata di martedì. a 88 anni.
Ex dipendente della Fiat di Milano aveva lavorato come autista alla direzione Fiat-Lancia di via Arona
Ambrogio era ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Rho dove si è spento improvvisamente. Ex dipendente della Fiat di Milano aveva lavorato come autista alla direzione Fiat-Lancia di via Arona per più di 25 anni. E di storie da raccontare Ambrogio ne aveva veramente tante perché, ogni volta che qualche personaggio famoso arrivava a Milano la Prefettura chiamava la sede milanese della società automobilistica e chiedeva autovetture e autisti per gli spostamenti di questi personaggi famosi.
L'emozione più grande per Ambrogio Pessina è stata quella di fare l'autista per Papa Giovanni Paolo II
«Inutile nascondere - raccontava Ambrogio agli amici di Rho - che l'emozione più grande è stata con il Pontefice. Era il mese di maggio del 1983, per tre giorni guidai una "Giardinetta" della Fiat, una vettura scoperta, tra ali di folla festante per il Papa. Un grande uomo che a novembre dello stesso anno, ricordandosi di me, mi invitò a Roma per un'udienza riservata in Sala Nervi. Andai con mia moglie Giacinta e, in quell'occasione, il Pontefice ringraziò con molto calore tutti quelli che contribuirono alla buona riuscita del suo viaggio a Milano. Tra questi, c'ero anche io». Pessina ebbe poi occasione di incontrare nuovamente il Santo Padre qualche anno dopo, quando Giovanni Paolo II venne ad Arona.
L'avvocato Gianni Agnelli una delle persone più gentili incontrate
E poi... «Tra le persone più educate e gentili che ho incontrato - raccontava Pessina - c'è sicuramente l'avvocato Gianni Agnelli. Che signore. Quando saliva e scendeva dall'auto salutava sempre e poi, anche durante il tragitto, a differenza di altri, scambiava sempre una battuta. Con lui si parlava principalmente di sport, della Juventus e della Ferrari, sono stato io il primo a sapere, ancora prima dei giornalisti, del passaggio di Alain Prost dalla Renault alla Ferrari».
Con Claudio Baglioni tirò le quattro del mattino in un ristorantino di Corso Sempione
Ambrogio Pessina correva da una parte all'altra di Milano e della Provincia per portare puntuali agli appuntamenti i Vip che doveva accompagnare. «Una volta - ci aveva raccontato - percorsi la distanza tra lo scalo di Linate e la Fiera di Milano in nove minuti. In auto con me c'era il presidente della Repubblica Sandro Pertini che doveva aprire una serie d'incontri con gli studenti dell'università Cattolica di Milano». La Fiera di Milano era uno dei luoghi dove Ambrogio Pessina portava gran parte dei big. «Una volta mi incaricarono di fare, per una settimana, l'autista del senatore Giulio Andreotti a Milano per una serie di convegni e incontri. Personalità politiche e religiose, ma anche sportivi e cantanti come quella volta che dopo il concerto a Milano Claudio Baglioni invitò tutti in un ristorantino in zona corso Sempione. Tirammo le quattro del mattino a ridere e scherzare».
Ora viaggerà sulle strade del Paradiso insieme al suo amico Papa Giovanni Paolo II
Con le autovetture Fiat, Pessina fece anche da ammiraglia alla «Milano-Sanremo», alla «Tre Valli Varesine» e alcune volte guidò anche l'auto che precede i cavalli durante le gare all'ippodromo milanese di San Siro. I funerali di Ambrogio si sono svolti nel pomeriggio di ieri, giovedì nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in via Chiminello alla presenza di numerose persone, amici e parenti, che si sono stretti attorno alla famiglia e portato l’ultimo saluto a Ambrogio che ora viaggerà sulle strade del Paradiso insieme al suo «amico» Papa Giovanni Paolo II.