Parco Arcadia, polemiche trasferimento di cervi e daini: «Fulmine a ciel sereno»
La decisione presa a seguito di nuove normative veterinarie: critiche le opposizioni di Pd e Bareggio 2013
A Bareggio esplode come una bomba il caso del trasferimento di cervi e daini dal Parco Arcadia.
Parco Arcadia, polemiche sul trasferimento di cervi e daini
Come annunciato in settimana dal sindaco Linda Colombo, gli animali simbolo del parco da molti anni non potranno più essere custoditi all’interno dell’area verde. Ciò, spiega il primo cittadino:
«A fronte delle nuove disposizioni per la cura e il mantenimento degli animali nei parchi pubblici. Le nuove normative richiedono infatti competenze specifiche, capacità operative e un impegno che i volontari dell’associazione non hanno la possibilità di sostenere».
Previsto dunque già nelle prossime settimane - o al massimo mesi - lo spostamento definitivo degli ungulati in accordo con l’associazione Amici del Parco Arcadia. Colombo ha poi concluso la nota dichiarando:
«Da tempo siamo in contatto con il Dipartimento Veterinario di Ats, che troverà un luogo idoneo a ospitare i cervi e i daini e coordinerà le operazioni di spostamento».
Proteste anche dalle opposizioni unite
L’attaccamento che la popolazione bareggese ha nei confronti dei cervi non poteva ovviamente non smuovere i gruppi consiliari di opposizione del Partito Democratico e del Comitato Bareggio 2013, che in questa particolare occasione hanno deciso di unire le voci in un comunicato congiunto in risposta alla decisione dell’Amministrazione. definendo la notizia dello spostamento degli animali un vero e proprio «fulmine a ciel sereno».
Il comunicato, firmato dai consiglieri Monica Gibillini, Davide Casorati, Lorenzo Zanzottera, Giancarlo Lonati, Tina Ciceri e Matteo Braga, prosegue poi affermando:
«La decisione della Giunta di spostare gli animali è del 18 dicembre, tuttavia, l’atto con cui la Giunta ha deciso è stato pubblicato sul sito comunale il 13 gennaio. Nel Consiglio del 20 dicembre scorso il Sindaco non ha riferito nulla a riguardo, così come gli Assessori e i consiglieri di maggioranza nel corso del dibattito consiliare».
Le opposizioni unite citano poi direttamente il post il sindaco:
«Afferma sia che “le nuove normative richiedono competenze specifiche, capacità operative e un impegno che i volontari dell’Associazione non hanno la possibilità di sostenere” e che “da tempo siamo in contatto con il Dipartimento Veterinario di Ats”».
Affermazioni generiche lamentano però Pd e Bareggio 2013:
«Quali sarebbero queste nuove normative? Quali competenze specifiche e capacità operative richiederebbero? Siamo grati all’Associazione Amici del Parco Arcadia e ai volontari che si prendono cura degli animali. Tuttavia, i volontari non sono eterni e se quelli che sono rimasti hanno bisogno di aiuto occorre capire di quale aiuto si tratta per rintracciarlo».
Alla luce di questo, per i due gruppi consiliari la priorità resta una sola:
«È necessario e opportuno fare chiarezza e confrontarci sulle scelte che possano garantire il futuro del Parco Arcadia con cervi e daini. Non è un Parco qualunque, oltre a essere il simbolo di Bareggio è un luogo di svago per tante famiglie soprattutto con i bambini piccoli che visitano il Parco. Il 15 gennaio abbiamo presentato in Comune la richiesta, indirizzata al Presidente del Consiglio comunale, di convocare una seduta del Consiglio aperta agli interventi dei cittadini invitando un rappresentante del Dipartimento Veterinario di Ats. Ora attendiamo di conoscere al più presto la data dal Presidente Angelo Cozzi».
Replica il sindaco: «Non è una scelta campata in aria»
Il clamore generato dalla decisione ha indotto l’Amministrazione ha rispondere ai cittadini nella serata di mercoledì, riconoscendo il fatto che la tematica sia «molto sentita».
«Ci mettiamo la faccia per una cosa che non è campata per aria ma che è stata meditata a lungo nei mesi scorsi» esordisce il sindaco Colombo, passando la parola al presidente onorario degli Amici del Parco Arcadia Gianfranco Bedinelli:
«Intanto ci dispiace che parte della popolazione abbia interpretato male questo momento che stiamo attraversando, ma noi siamo stati chiamati prima delle feste di Natale dai veterinari dll’Asl Magenta in quali hanno rimarcato che con la nascita di nuove discipline in materia veterinaria bisognava provvedere [ad adeguarsi] con l’anno nuovo».
Sul finale è intervenuto anche l’assessore Roberto Lonati, che ha illustrato la situazione dal punto di vista prettamente ambientale:
«Stiamo parlando di animali selvatici che richiedono una gestione particolare. Faccio presente che non stiamo mandando al macello gli animali ma gli stiamo dando una migliore opportunità di vita mandandoli in una riserva più ampia. Cercheremo il modo di mantenere vivo il parco introducendo specie che non hanno questa problematica e sicuramente il parco tornerà a vivere. Abbiamo bisogno di volontari. Il parco non vive senza di loro quindi chiedo ai cittadini di contribuire a mantenerlo in vita».