Servizio mensa, il Pd parla di «disastro» ma Chiodini replica: «Gravi falsità»
Sotto tiro la gestione dei pasti, definita dai dem «l’ennesimo fallimento amministrativo». L'assessore: «Critiche infondate che rischiano di creare confusione e allarmismo»
Parole pesanti come pietre quelle scagliate in settimana dal Pd di Magenta, autore di dure critiche al servizio comunale di mensa e pasti a domicilio. Una reprimenda diretta all’Amministrazione che il partito ha riassunto in maniera lapidaria, parlando senza mezzi termini di «disastro».
Servizio mensa, per il Pd si tratta di un «disastro»
«Negli ultimi due anni abbiamo più volte portato all’attenzione del Consiglio l’aumento spropositato delle tariffe sui servizi alla persona».
Così esordiscono i dem, secondo i quali tali rincari sarebbero:
«Privi di giustificazioni concrete e, soprattutto, non corrispondono a un miglioramento della qualità del servizio, spesso al di sotto delle aspettative di genitori, studenti e anziani».
Per il centrosinistra cittadino, l’Amministrazione comunale avrebbe tuttavia scelto ogni volta di ignorare tali osservazioni «preferendo prendere decisioni che oggi si rivelano miopi e dannose per la città». Nel comunicato si cita a tal proposito il vicesindaco Enzo Tenti:
«In consiglio comunale, aveva perfino garantito che “l’aumento dei prezzi avrebbe comportato un miglioramento della qualità del servizio”. Parole che si sono dimostrate pura propaganda politica».
Si giunge dunque al succo della questione, vale a dire la qualità stessa della mensa e del servizio domiciliare di consegna dei pasti agli anziani:
«Nelle ultime settimane numerose segnalazioni hanno confermato il peggioramento della situazione. In particolare, il servizio è stato affidato a un nuovo gestore, lo stesso che già gestisce la mensa ospedaliera, con non poche critiche da parte degli utenti, mentre la società uscente ha presentato ricorso, contestando, a quanto si dice, che i costi sostenuti dal nuovo gestore sarebbero addirittura inferiori a quelli precedenti. Il risultato? Il servizio è bloccato, e il contratto con il vecchio gestore è stato prorogato per alcuni mesi, lasciando studenti e anziani in una situazione di totale incertezza».
Ma l’affondo arriva sul finale, con il Pd che apostrofa l’intera situazione come:
«L’ennesimo fallimento amministrativo che conferma ciò che denunciamo da tempo: l’Amministrazione Del Gobbo dovrebbe concentrarsi meno in passerelle politiche e più sui bisogni concreti dei propri concittadini».
Nel frattempo è già stata annunciata dal partito una nuova interrogazione sul tema, in cui chiederanno riscontro del servizio offerto ai ragazzi e agli anziani magentini, anche se non si è dovuto attendere molto per avere una prima risposta ufficiale da parte dell’Amministrazione.
Ribatte Chiodini: «Informazioni non attestate»
Non passa infatti troppo tempo ed ecco giungere la replica dell’assessore al Welfare Giampiero Chiodini, noto ai più per la sua proverbiale pacatezza ma stavolta deciso a mostrare la propria versione dei fatti di fronte ad accuse al vetriolo che a suo dire non trovano riscontro nei fatti.
«Io partirei dicendo che il dichiarare un “fallimento amministrativo” senza qualcosa che attesti quello che si sta dichiarando è davvero inconcepibile. Entrando poi nello specifico: l’aumento delle tariffe è dovuto al costo del servizio, non alla qualità dei pasti offerti».
Questo anche perché, spiega l’assessore:
«Attualmente la ditta nuova non ha ancora preso servizio, quindi non abbiamo un riscontro di una qualità migliore o peggiore, e questo è un dato di fatto».
A offrire al momento il servizio è infatti ancora il vecchio gestore, cioè Sodexo. Il nuovo gestore, prosegue Chiodini:
«Entrerà in servizio dal 1 febbraio perché solo oggi (15 gennaio ndr), è stata fatta l’aggiudicazione, quindi non era stato ancora affidato il servizio alla ditta nuova. E la ditta uscente attualmente non ha presentato nessun ricorso. La proroga del servizio al 1 febbraio è stabilita dalla normativa nell’attesa di procedere con la nuova aggiudicazione. Che c’è stata una proroga di mesi non è vero, è stata di un solo mese e nei termini di legge».
«Nel frattempo, il servizio continua a essere erogato senza interruzioni dalla società attualmente in carica, garantendo la regolare somministrazione dei pasti tanto nelle scuole quanto a domicilio per gli anziani. Le dichiarazioni secondo cui il servizio sarebbe "bloccato" o in "totale incertezza" appaiono pertanto prive di riscontro reale. Non si sono registrati disservizi significativi né problematiche strutturali. Inoltre, contrariamente a quanto riportato, non sono stati presentati ricorsi contro l’assegnazione della gara».
Detto ciò dunque, resta la perplessità dell’assessore nel cercare di capire «questa peggiore qualità da cosa sia determinata». Non essendo infatti ancora entrato in servizio il nuovo gestore, che dalla determina comunale risulta essere Dussmann Service:
«Noi non l’abbiamo ancora testato e non possiamo dire se sia migliore o peggiore di quello vecchio. In ogni caso eseguiremo tutti i controlli che per dovere dobbiamo esercitare. [...] È necessario sottolineare che, fino all’effettiva entrata in servizio del nuovo gestore, il servizio attuale continua a essere svolto con le stesse modalità e dagli stessi operatori di sempre. Pertanto, qualsiasi affermazione su un presunto 'peggioramento' dovuto a un cambio di gestione che, come da aggiudicazione avvenuta ieri avverrà solo con l'inizio di febbraio, è infondata e non corrisponde alla realtà dei fatti».
Anche sulle segnalazioni menzionate dal Pd l’assessore ha da ridire:
«Le segnalazioni ricevute riguardano episodi isolati, come ritardi occasionali nelle consegne, sono state prontamente gestite come avvenuto in questi anni. Quello che più dà fastidio però è sentir parlare di fallimento amministrativo, tenuto conto che si è proceduto nei termini di legge su una gara pubblica. C’è contro l’Amministrazione un uso strumentale di informazioni non attestate. Una serie di gravi falsità una dietro l’altra. Le critiche sollevate, oltre a essere infondate e senza una adeguata verifica preventiva degli atti amministrativi facilmente reperibili da tutti all'albo pretorio, rischiano di creare confusione e allarmismo tra le famiglie e gli utenti. Ribadiamo il nostro impegno nel garantire un servizio mensa efficiente e di qualità».