«Vi racconto chi era Oliviero Toscani»
Il ricordo del fotografo tracciato dall’avvocato di origine senegalese che ha posato per una sua campagna pubblicitaria. «Rigoroso e attento ai dettagli nel suo lavoro. Una persona equilibrata, aperta di mente e di grande umanità»
La notizia della recente morte del fotografo Oliviero Toscani lo ha colpito in modo particolare, perché qualche anno fa è stato il testimonial di una sua campagna pubblicitaria e da allora ne era nato un rapporto di amicizia e di stima reciproca, tanto che il noto fotografo gli aveva dato il suo numero di telefono privato.
Lui è Papa Alioune Mbenda Ndiaye, un avvocato di origine senegalese con studio a Milano, laureato alla School of law dell’Università Bocconi e residente a Corbetta, che nel 2018 tramite un collega è stato contattato dallo studio legale di Oliviero Toscani, il quale gli ha proposto la partecipazione a un progetto fotografico intitolato «I protagonisti: i nuovi italiani», una campagna pubblicitaria che è stata pubblicata su numerose riviste, giornali e inserti settimanali.
La campagna pubblicitaria
«Dopo un primo contatto con il suo staff per il contratto e i compensi l’ho incontrato personalmente a Milano – racconta – Oltre a me aveva chiamato un medico del Camerun, una politica della Toscana, anche lei di origine senegalese, un sacerdote protestante del Congo, un imam del Togo e un poliziotto indonesiano, tutte persone diventate italiane che, nonostante le difficoltà, grazie allo studio e all’impegno hanno fatto carriera e sono arrivate a praticare mestieri nobili», afferma Papa Alioune Mbenda Ndiaye.
L’obiettivo della campagna di Toscani era quello di mostrare esempi virtuosi di integrazione.
«La sua idea era quella di dare un contributo alla lotta alla discriminazione e favorire l’immigrazione – sostiene l’avvocato corbettese – Voleva far vedere agli italiani che la popolazione era cambiata tanto e che a dispetto dei fatti di cronaca che mostrano perlopiù i delinquenti, c’è anche l’altra faccia della medaglia: tanti immigrati che sono bravi lavoratori e persone perbene. Io ho partecipato alla campagna non per i soldi, lo avrei fatto comunque, ma per lo scopo sociale che ho apprezzato come mia forma di attivismo politico».
Il ricordo di Oliviero Toscani
Papa Alioune Mbenda Ndiaye ricorda come una bella esperienza la sua collaborazione con il noto fotografo.
«Era rigorosissimo nel suo lavoro e attento a tutti i dettagli, ci teneva molto – racconta – Ci hanno fatto scegliere i vestiti da indossare e poi ciascuno sopra aveva aggiunto l’abito legato alla propria professione, nel mio caso la toga. Ci ha scattato foto di gruppo e anche singole e ogni scatto era molto curato, ci dava indicazioni precise. Per me è stata una bella esperienza».
Oltre all’aspetto strettamente professionale il corbettese ricorda Oliviero Toscani come una persona «equilibrata, aperta di mente e di grande umanità. Aveva attenzione e parole per ciascuno. Una brava persona, gentile e disponibile – aggiunge – Abbiamo avuto modo di dialogare e di confrontarci e si è creata un’amicizia, anche dopo ci siamo scritti e sentiti ogni tanto. Mi aveva lasciato il suo numero di telefono personale. Mi è dispiaciuto tantissimo quando ho visto le ultime sue interviste in cui parlava a stento».
Il messaggio ai giovani immigrati
Quello che Papa Alioune Mbenda Ndiaye vorrebbe dire ai giovani immigrati e ai figli di seconda o terza generazione in Italia è di «Non cercare la strada più breve. Con l’impegno e lo studio si possono abbattere i muri e si può arrivare a fare qualsiasi cosa, anche quelle più inaspettate – sottolinea – Tante persone ad esempio vorrebbero posare per foto e video, diventare modelli. Io sono una persona riservata ma ho avuto l’onore di essere davanti all’obiettivo di Toscani, grazie alla mia professione, e mi è capitato poi di essere riconosciuto dalla gente. Ho conosciuto anche altre persone note, come il presidente dell’Inter Moratti e Bertinotti quando era presidente della Camera dei Deputati». L’avvocato è anche vice presidente della Consulta comunale dei cittadini extracomunitari di Corbetta.