Applicata all'ospedale di Legnano la prima "Patch pump" per il controllo del diabete
L’evoluzione tecnologica oltre a favorire l’ottimizzazione del compenso glicemico, punta alla personalizzazione della terapia con dispositivi sempre più adatti alle necessità dei pazienti
E’ arrivata oggi, 9 dicembre 2024, all'ospedale di Legnano, la prima patch pump monolitica con inserzione automatizzata senza necessità di catetere in grado di erogare in continuo l’insulina e di comunicare con un sensore per la rilevazione glicemica.
Applicata all'ospedale di Legnano la prima "Patch pump" per il controllo del diabete
Il dispositivo, applicato questa mattina per la prima volta in Italia nell’ambulatorio di Diabetologia di Legnano ad una giovane ragazza con diabete mellito tipo 1, oltre a consentire di regolare in modo automatico l’erogazione dell’insulina, si presenta piccolo e discreto e permette ai pazienti una diversa gestione della quotidianità.
“Il Dipartimento Medico dell’ASST Ovest Milanese, sotto la direzione del prof. Antonino Mazzone – spiega il Direttore Generale dell’ASST Ovest Milanese Francesco Laurelli - negli ultimi anni si è dedicato in modo specifico all’utilizzo di strumenti tecnologici a supporto del trattamento del diabete mellito - tipo 1 per favorire una migliore qualità della vita delle persone con un’attenzione particolare al loro benessere psico-fisico”.
Un grande aiuto per i pazienti diabetici
“In particolare – aggiunge il Direttore Sanitario Valentino Lembo - nell’ambulatorio di Diabetologia di Legnano sono stati posizionati un centinaio di microinfusori di insulina (ovvero sistemi in grado di erogare insulina in continuo nel sottocute) di vari modelli e con diverse caratteristiche tecniche. La maggior parte di essi è integrata a sensori glicemici, configurando sistemi altamente evoluti che si avvicinano sempre di più al “pancreas artificiale”.
“L’evoluzione tecnologica – sottolinea il Prof. Antonino Mazzone - oltre a favorire l’ottimizzazione del compenso glicemico, punta alla personalizzazione della terapia con dispositivi sempre più adatti alle necessità dei pazienti in termini di portabilità, facilitando l’accettazione della malattia, adattandosi alle diverse esigenze, e rispettando la sensibilità di ciascuno. Il diabete mellito tipo 1 è una malattia autoimmune che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti nel mondo, ma anche numerosi adulti. Negli ultimi anni le innovazioni tecnologiche hanno fornito strumenti in grado di cambiare l'evoluzione e il controllo della malattia, dimostrando un significativo miglioramento degli outcome clinici e della qualità di vita e con importanti risparmi sui costi complessivi di gestione”.
Strumenti tecnologici a sostegno dei pazienti
È in quest’ottica che il Dipartimento Medico dell’ASST Ovest Milanese, sotto la direzione del prof Antonino Mazzone, ha sviluppato negli anni numerosi progetti per l’impiego della medicina digitale, avviando azioni coordinate per l'acquisizione, l’uso e lo sviluppo di strumenti a supporto del trattamento del diabete e per una migliore qualità della vita dei pazienti.
“Siamo partiti con il progetto TELEDIABE per la gestione del diabete mellito di tipo 1 – conclude il prof. Mazzone - promosso insieme alla Fondazione Italiana Diabete, con un servizio di tele-consulenza e tele-educazione per i giovani affetti da diabete mellito di tipo 1. Abbiamo successivamente avviato i servizi di tele-visita nel periodo della pandemia COVID, fino al progressivo impiego di tecnologie di monitoraggio glicemico. Il gruppo interdisciplinare diabetologico aziendale, costituito da medici, infermieri, dietiste e altri Specialisti per la cura delle complicanze (Nefrologi, Cardiologi, Oculisti etc) ha voluto costruire insieme ai pazienti diabetici un progetto integrato, affiancando le innovazioni tecnologiche ai percorsi di cura, formazione e educazione, indispensabili per affrontare una patologia complessa come quella diabetica. Gli obiettivi futuri della Diabetologia della ASST Ovest Milanese comprendono il coinvolgimento sempre più attivo di tutti i professionisti che si occupano di diabete mellito sul territorio, in primis i Medici di Medicina Generali e gli Infermieri di famiglia, per favorire una gestione sempre più incentrata sugli effettivi bisogni dei pazienti diabetici mediante la realizzazione di una rete digitale integrata Ospedale-Territorio”.