Spaccio a Baranzate e Bollate: la droga nascosta anche in finte bottiglie d'acqua
A ciascuno dei “cavallini” è stato assicurato il supporto logistico necessario per vivere a Milano (appartamenti mobiliati, vetture, telefoni) e una sorta di “apprendistato” sulle modalità di spaccio
Dalla zona di Milano San Siro spacciavano droga fino a Bollate e Baranzate: arrestate 14 persone che nascondevano la droga anche all'interno di finte bottigliette di plastica.
Spaccio a Baranzate e Bollate: la droga nascosta anche in finte bottiglie d'acqua
Nelle prime ore di oggi 2 dicembre 2024, la Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano - Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di 14 persone, 6 cittadini italiani e 8 albanesi, con ruoli diversi, promosso, costituito e organizzato due associazioni operanti nelle zone cittadine di San Siro e Lampugnano, e a Baranzate e Bollate, dedite alla vendita, cessione, distribuzione, commercio, acquisto, trasporto e consegna di ingenti quantitativi di cocaina e hashish.
Le indagini degli agenti del Commissariato Bonola, nate dalla precedente operazione di polizia giudiziaria denominata “Riqualifichiamo Selinunte”, hanno evidenziato come entrambe le organizzazioni criminali, ben radicate sul territorio, si siano avvalse per lo spaccio al dettaglio nell’arco di 24 ore di cosiddetti cavallini sia italiani che provenienti dall’Albania: questi ultimi, privi di permesso di soggiorno, restavano sul territorio italiano solo i 90 giorni previsti dalla legge per poi tornare in Albania e rientrare in Italia, attraverso voli diretti, in possesso di altro visto per ulteriori 90 giorni.
Punti di appoggio e droga nascosta
A ciascuno dei “cavallini” è stato assicurato il supporto logistico necessario per vivere a Milano (appartamenti mobiliati, vetture, telefoni) e una sorta di “apprendistato” sulle modalità di spaccio dei diversi quantitativi di stupefacente e su come essere contattati dai clienti e come raggiungere gli stessi clienti sul territorio per la cessione.
Durante l’attività investigativa che ha visto 21 persone indagate, per corroborare le ipotesi di reato, la Polizia di Stato ha eseguito 10 arresti in flagranza e sequestrato 700 g di cocaina e 4 kg di hashish.