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Mozione di sfiducia a Gambadoro, dalla maggioranza solidarietà all'assessore

La sfiducia al membro della giunta Colombo era stata chiesta dal Pd nel corso dell'ultimo Consiglio comunale

Mozione di sfiducia a Gambadoro, dalla maggioranza solidarietà all'assessore
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All'indomani del Consiglio comunale di Bareggio di giovedì 28 novembre, i gruppi consiliari di Lega, Fratelli d'Italia, Bareggio nel cuore e Linda Colombo sindaco hanno diffuso un comunicato in cui esprimono solidarietà all'assessore Raffaella Gambadoro, oggetto di una mozione di sfiducia presentata dal Partito Democratico bareggese.

Dalla maggioranza solidarietà all'assessore Gambadoro

Nella nota, diffusa venerdì pomeriggio, la maggioranza di centrodestra dichiara:

"Totale solidarietà all’assessore Raffaella Gambadoro, vittima di un becero attacco personale da parte del Partito Democratico di Bareggio. Proprio nella settimana della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in cui si parla giustamente di rispetto delle donne non solo come persone ma anche dal punto di vista lavorativo, il Partito Democratico porta in Consiglio comunale una mozione di sfiducia a Raffaella attaccandola sotto l’aspetto professionale. Ricordiamo che tra le file del PD c’è anche la presidente dell’associazione “Donna È”, che organizza eventi di sensibilizzazione proprio sul rispetto delle donne".

Le liste bareggesi hanno poi ripreso la segnalazione fatta nei mesi scorsi dal Pd al Prefetto e all’Ordine degli Architetti di Milano  nei confronti dell'assessore:

"Chiedendo di prendere provvedimenti nei confronti di Raffaella nel tentativo di colpirla a livello professionale per una pratica che le è stata affidata da un privato prima che fosse nominata assessore a seguito delle elezioni del maggio 2023. Ricordiamo, a scanso di malintesi, che non esiste alcuna incompatibilità tra la professione di architetto e la carica di assessore ai Lavori Pubblici. L’articolo 78 del decreto legge n. 267/2000 prevede che “I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”. Pertanto, il divieto non riguarda lo svolgimento dell’attività professionale in quanto tale, ma l’assunzione di incarichi professionali e di pratiche attinenti l’urbanistica o l’edilizia, che siano localizzate nel territorio del Comune in cui viene assunta la carica pubblica di assessore".

La maggioranza conclude spiegando che:

"L’Ordine degli Architetti non ha ritenuto né di sanzionare, né di sospendere, né tantomeno di radiare l’assessore dall’Albo, limitandosi a convocarla per un avvertimento e per ricordare le regole vigenti per i professionisti che assumono cariche pubbliche. Ma il PD, evidentemente non soddisfatto e forse a corto di argomenti “seri” e di interesse pubblico, ha deciso di andare avanti e di protocollare addirittura una mozione di sfiducia che abbiamo respinto con forza. Auspichiamo che ora si chiuda finalmente questa brutta pagina di politica che, in barba alle belle parole che qualcuno si affretta a pronunciare durante gli eventi pubblici sulle donne, ha gettato una donna e una lavoratrice nel tritacarne mediatico".

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