Dall’archivio un documento storico che rimarca il coraggio del Comune
Risale al 1886 quando Vermezzo era un piccolo centro con solo 700 abitanti
Dagli archivi del Comune di Vermezzo con Zelo emerge un documento storico che rimarca il coraggio di un piccolo Comune per l’istruzione dei suoi giovani. Era il 26 marzo 1886, da appena venticinque anni «si era fatta l’Italia, ma ancora si dovevano “fare gli italiani». Il piccolo Comune del milanese, all’epoca con soli 700 abitanti, si trovava di fronte a una sfida cruciale: garantire un’istruzione adeguata ai suoi giovani.
Nuovi spazi per istruire i giovani
All’epoca, i locali scolastici esistenti risultavano essere inadeguati e pericolosi. La necessità di nuovi spazi era sempre più urgente. Purtroppo, con le casse comunali praticamente vuote, l’impresa poteva sembrare impossibile. Nonostante ciò, con grande determinazione e lungimiranza il Comune decise di rivolgersi al Ministero della Pubblica Istruzione e al Consiglio provinciale di Milano, chiedendo un contributo di 11.646,43 lire per la costruzione di nuovi locali scolastici. Cifra che, visto l’appunto in bella calligrafia, salì poi a 12.076,08 lire.
Era una somma considerevole per quei tempi, soprattutto per un piccolo Comune agricolo come Vermezzo, ma la volontà di garantire un futuro migliore ai giovani della piccola comunità spinse l’Amministrazione a mettere in gioco tutto il patrimonio finanziario comunale di allora: un certificato del debito pubblico di circa 4.000 lire, in grado di garantire una rendita annua di 205 lire (il 5%… non male!), nella speranza che le autorità comprendessero la gravità della situazione e concedessero l’aiuto necessario.
Questa è una storia di coraggio e determinazione, di una comunità che, nonostante le difficoltà economiche e le avversità del momento, impegnò tutto per garantire un’istruzione adeguata ai propri giovani per garantirgli un futuro migliore.
Il sindaco : “L’importanza delle nostre radici”
«Vermezzo, 26 marzo 1886. Una data che ricorderemo sempre con orgoglio. I nostri archivi di Vermezzo e Zelo Surrigone sono fondamentali per mantenere viva la memoria del nostro passato e per trasmettere alle future generazioni l’importanza delle nostre radici – spiega la sindaca Ada Rattaro - Consideriamo importanti queste cose, perché rinforzano quel senso di appartenenza nelle persone che qui sono nate e che sentono di far parte della storia del paese già naturalmente. Ma ci piace pensare soprattutto che questo possa richiamare l’attenzione e innescare un senso di appartenenza anche nei nuovi residenti che ormai sono la maggioranza e anch’io stessa mi sento parte di questo gruppo, visto che vivo qua solo da vent’anni. In quest’ottica era nato anche il libro “Settet-gió te disi de Vermezz”, al quale avevo collaborato anche io e che era stato realizzato intervistando gli anziani del paese. Tante persone arrivano a Vermezzo probabilmente cercando la tranquillità e il verde di un paese dell’hinterland, ma è importante che ognuno abbia anche occasione di sentirsi parte di esso e ne possa diventare parte attiva»