Il campione

Rotary Abbazia: Igor Cassina, campione nello sport e nella vita

Una sera a cena con un campione olimpico, immortalato nella storia della ginnastica

Rotary Abbazia: Igor Cassina, campione nello sport e nella vita
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Metti a una sera a cena con un campione olimpico, immortalato nella storia della ginnastica alla sbarra come inventore di un movimento mai eseguito prima che porta il suo nome: Igor Cassina. Atleta di fama mondiale oggi speaker Rai e non solo, 47 anni, da Seregno, suo paese d’origine, tra gli anni ’90 a il primo decennio del terzo millennio (si è ritirato dall’agonismo nel 2011) ha dominato per un ventennio le scene della ginnastica alla sbarra, conquistato ogni titolo possibile e ad ogni livello, fino a vincere nel 2004 ad Atene la medaglia d’oro, mai ottenuta prima dall’Italia nella specialità della sbarra. Un campione da record, ma anche un uomo da record, che la scora settimana si è messo a nudo nella prima serata in interclub che il Rotary Club Cairoli ha organizzato in collaborazione con il Rotary Club Morimondo Abbazia.

Medaglia d’oro Atene 2004

L'ospite d'onore è stato proprio il campione olimpico Igor Cassina, medaglia d'oro ad Atene 2004 e ideatore del celebre "Movimento Cassina". Davanti a una platea di circa 60 persone, Cassina ha condiviso riflessioni profonde sul senso della vita, attingendo dalla sua esperienza sportiva. Ha parlato di sogni, sfide, passione, rispetto e gratitudine, sottolineando l'importanza di non giudicare le scelte altruistiche, anche quando queste potrebbero non essere eticamente condivisibili. Oggi, oltre ad essere imprenditore, Cassina è un coach del benessere e ha offerto spunti di riflessione sulla vita: coltivare interessi e mantenere alta l'energia, "sognare tutti i giorni"; adottare un atteggiamento proattivo verso il cambiamento, "se vuoi che le cose cambino, sei tu che devi cambiare" ha detto; e vivere in modo sano e rispettoso, perché "non è ciò che raggiungi nella vita, ma come lo raggiungi" dice. I presidenti dei club, Antonio Gaggianesi e Davide Carnevali, hanno espresso la loro gratitudine a Cassina per i valori significativi trasmessi durante l'incontro.

Nella vita mai dare nulla per scontato

 

“Nella vita non bisogna mai dare niente per scontato – ha detto Cassina -. Nel primo pomeriggio sono stato a trovare un ragazzino malato di tumore che desiderava conoscermi. Parto da questo per esprimere il concetto di gratitudine che ho sviluppato in me attraverso le esperienze della vita. Un tempo vivevo nella mia bolla di sapone, che consisteva nell’allenarmi per raggiungere risultati importanti sportivi. Se ci si guarda intorno, invece, s’impara a vedere che le cose che contano sono altre, oltre a quelle della nostra sfera personale. Può sembrare banale dirlo, ma in realtà non è così scontato e soprattutto non lo è per tutti. Il sono grato in primis verso i miei genitori. Ho iniziato a fare ginnastica artistica al seguito di mia sorella maggiore Mara. Sono fortunato perché i miei genitori mi hanno dato gli imput giusti per coltivare i miei sogni. Nonostante non avessi il fisico giusto e nessuno all’inizio credesse in me, io mi sono innamorato del sogno di diventare un campione di ginnastica, e i miei mi hanno sostenuto nel mio semplice desiderio di andare in palestra. Non mi hanno dissuaso e alla fine ce l’ho fatta: dai sei ai trentatre anni ho vissuto in palestra. Perciò dico sempre: non smettete mai di sognare e, se potete, aiutate chi amate a vivere i propri sogni”.

 

 

 

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