Violenza sulla donne: in aumento le richieste di aiuto, più di 90 in sei mesi
Nel primo semestre 2024 il Centro antiviolenza è stato contattato da 94 nuove donne, 68 alla sede di Rho e 26 a quella di Bollate.
Aumentano le richieste di aiuto, 94 nei primi sei mesi di quest’anno per le donne vittime di violenza nel rhodense. I numeri sono stati dati nel corso della riunione della rete «Nemmeno con un fiore» cui hanno aderito tre nuove associazioni: «l’Ora Blu», rappresentata dal presidente Walter Palagonia, la cooperativa sociale «Il grillo Parlante» con la presidente Maria Cristina Seveso, l’azienda Sew-Eurodrive con lo chief people officer Mirko Otranto.
Per 13 donne attuato un progetto di accoglienza
Paola Sassi, referente del progetto Cav-Hara per il Comune di Rho, ha presentato il report annuale. «Nel primo semestre 2024 il Centro antiviolenza è stato contattato da 94 nuove donne, 68 alla sede di Rho e 26 a quella di Bollate. Si registra un aumento di contatti rispetto al 2023 e ora le situazioni affrontate sono 164. Le persone prese in carico sono 54, 13 quelle per le quali è stato attuato un progetto di accoglienza.»
Mariti, conviventi, ex fidanzati, datori di lavoro, tutti possono essere potenziali autori della violenza
La maggior parte delle donne (23) ha tra i 40 e i 49 anni; altre 18 hanno dai 50 ai 59 anni. Ma non mancano le più giovani: 18 quelle di età compresa tra i 18 e i 29 anni, 19 quelle dai 30 ai 39. Quattro casi coinvolgono persone dai 60 ai 69 anni. La maggior parte (89) non vive situazioni di vulnerabilità, una donna affronta una disabilità psichica, 4 una disabilità fisica. Ben 45 hanno figli minori conviventi. In 21 casi l’autore della violenza è il marito; in 9 casi il convivente. In 14 l’ex fidanzato, in 15 l’ex convivente. Non mancano vicini di casa (2), padri (2), madri (2), figli (6), datore di lavoro (1), collega (3).
L'assessore Paolo Bianchi: “C’è una intera comunità che lavora contro la violenza sulle donne"
All’Assemblea è intervenuto l’assessore alle Politiche sociali Paolo Bianchi.
“C’è una intera comunità che lavora contro la violenza sulle donne, tutte le realtà che hanno aderito alla rete hanno pari importanza, ciascuno con ruoli diversi. Vorrei ringraziare ognuno di voi. Quello di oggi è un momento importante, si stringe un patto. Un anno fa è stato siglato un primo protocollo che oggi si allarga. E nel frattempo è stato fatto un lavoro enorme. Sono contento perché la comunità si è mobilitata e il primo segnale è che il numero di chi si rivolge al Centro Antiviolenza è più alto: leggiamo questo dato in positivo, arriva il messaggio che c’è qualcuno che può stringere la mano tesa da una donna in difficoltà.»