"Impagnatiello era capace di intendere di volere"
L'uomo a maggio del 2023 ha ucciso la compagna Giulia Tramontano al settimo mese di gravidanza
Alessandro Impagnatiello era capace di intendere e di volere quando uccise, nell'appartamento di Senago dove viveva, la compagna incinta al settimo mese Giulia Tramontano
La valutazione dello psichiatra forense e del medico legale
Questa la valutazione dello psichiatra forense Pietro Ciliberti e del medico legale Gabriele Rocca nella perizia disposta e depositata nel processo a carico del 31enne ex barman che, il 27 maggio 2023, ha ucciso la donna con 37 coltellate.
La difesa dell'uomo aveva parlato di tratti di personalità di tipo paranoide e ossessivo
La difesa dell'uomo aveva parlato di tratti di personalità di tipo paranoide e ossessivo, puntando alla grave psicopatologia. I legali della famiglia Tramontano, anche alla luce del fatto che Impagnatiello somministrò per mesi veleno alla sua fidanzata, avevano parlato di "lucido delirio".
Adesso rischia concretamente la condanna all'ergastolo
Accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai futili motivi e dall'aver ucciso la convivente, di interruzione di gravidanza non consensuale e di occultamento di cadavere, Alessandro Impagnatiello rischia adesso concretamente la condanna all'ergastolo, soprattutto considerando che questa perizia ha accertato che non ci sono vizi di mente
La sentenza dovrebbe arrivare nel mese di novembre
A questo punto è attesa la sentenza, che dovrebbe arrivare nel mese di novembre. Alessandro Impagnatiello è imputato di omicidio volontario pluriaggravato, occultamento di cadavere e procurato aborto.