L'appello

Cassinetta : sul palazzo del Municipio lo striscione “Stop genocidio”

Un’azione forte per rompere il silenzio sulla drammatica situazione in Medio oriente

Cassinetta : sul palazzo del Municipio lo striscione “Stop genocidio”
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Sul Municipio di Cassinetta di Lugagnano da lunedì 14 ottobre 2024, campeggia uno striscione: «Stop genocidio» che  si legge chiaramente, rosso su bianco. È un grido, quello dell’Amministrazione cassinettese, che ha l’obiettivo disperato di aprire gli occhi sulla situazione causata nella striscia di Gaza dai continui attacchi sulla popolazione palestinese da parte di Israele.

Rompiamo il silenzio. Risvegliamo le coscienze

 

Come spiegato dal sindaco del piccolo borgo  Domenica Finiguerra, l’obiettivo dello striscione è di aprire gli occhi non solo alla cittadinanza di Cassinetta, ma all’intera opinione pubblica:

«Speriamo che si possano risvegliare le coscienze e che si possa rompere il silenzio», ha dichiarato. Per il primo cittadino, si tratta di prendere posizione come istituzione, di distaccarsi dal silenzio istituzionale che da un anno circonda ciò che accade in Medioriente:

«Abbiamo preso questa decisione per far sentire la voce di un’istituzione in un momento in cui nel nostro paese le istituzioni tacciono di fronte a quello che sta succedendo a Gaza, che è quanto di più allucinante si può immaginare: si tratta 40 mila morti accertati con nomi e cognomi, anche se si sa che le cifre sono molto più alte. È una situazione non solo drammatica, ma fuori dall’umano: bambini senza acqua ne cibo, mutilati, che muoiono se non per le bombe, per le epidemie, neonati che non hanno il latte o vengono allattati con il latte in polvere fatto con acqua contaminata».

Finiguerra ha da tempo preso una posizione molto chiara, usando la propria voce e i propri canali per denunciare i crimini compiuti sulla striscia di Gaza, coinvolgendo la cittadinanza con incontri come quello dello scorso 7 ottobre, al quale ha partecipato come moderatore don Emilio Maltagliati.

«È un gesto per non voltarsi più dall’altra parte, far sentire una voce e scuotere l’opinione pubblica. Finché la cittadinanza non è consapevole la politica si sentirà libera di fare e dire qualsiasi cosa», ha concluso il primo cittadino.

 

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