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Ricordati i partigiani Grassi e Balzarotti uccisi dai fascisti nella lotta della Resistenza del 1944

Domenica mattina sono stati onorati anche gli altri partigiani di Mazzo Pietro Grassi, Giuseppe Macchi, Enrico Masina e Ambrogio Sartirana

Ricordati i partigiani Grassi e Balzarotti uccisi dai fascisti nella lotta della Resistenza del 1944
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Ricordati nella mattina di ieri, domenica i partigiani Enzo Balzarotti e Candido Grassi uccisi 80 anni fa dai fascisti nella lotta della Resistenza del 1944. Con loro sono stati onorati anche gli altri partigiani di Mazzo Pietro Grassi, Giuseppe Macchi, Enrico Masina e Ambrogio Sartirana.

Tra i numerosi presenti anche Vincenzo Perfetti, 97 anni, amico di Balzarotti e Grassi

Una cerimonia, quella avvenuta alla presenza di diverse persone cui hanno partecipato anche il sindaco Andrea Orlandi, il presidente dell’Anpi Mario Anzani i parenti dei partigiani, Tiziana Pesce figlia di Giovanni Pesce e Onorina Brambilla, le forze dell’ordine, il presidente del consiglio comunale Calogero Mancarella, l’assessore Emiliana Brognoli, i consiglieri Clelia La Palomenta e Vito Galiani. Tra i cittadini presenti alla cerimonia anche Vincenzo Perfetti , 97 anni di Mazzo che aveva conosciuto Balzarotti e Grassi.

Il presidente Anpi Mario Anzani: "Il nostro sentimento nei loro confronti è quello di una immensa gratitudine"

«Il nostro sentimento nei loro confronti è innanzitutto quello di una intensa gratitudine. Non si può non essere grati a due giovani che avendo tutta la vita davanti non esitarono a metterla a repentaglio per perseguire grandi ideali e il bene comune, relegando in secondo piano le aspettative personali - ha detto il presidente dell’Anpi Mario Anzani - Ricordare la Resistenza e i suoi eroi significa avvalersi della storia per riflettere tuttora sulla natura della politica, sugli orrori che essa produce quando diventa aggressiva volontà di potenza, quando l’inumano cancella e annienta l’umano. Significa altresì riflettere sul valore della libertà e della dignità umana e sulla loro vulnerabilità, posto che esse non sono date una volta per sempre. Significa infine (in una società e in un mondo segnati dalle devastazioni delle guerre, da tante ingiustizie, da tanti guasti e pericoli) riprendere e attualizzare i grandi valori sanciti dalla Costituzione repubblicana, senza mai dimenticare che essa è il lascito prezioso della Resistenza antifascista».

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