Cultura

Viaggio della memoria, gli studenti raccontano l’esperienza in Consiglio

«Sono fermamente convinto che la scuola debba offrire ai nostri giovani opportunità di conoscenza e di approfondimento»

Viaggio della memoria, gli studenti raccontano l’esperienza in Consiglio
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Durante l’ultimo Consiglio comunale di Abbiategrasso è stata presentata l’esperienza degli studenti in visita al campo di concentramento di Mauthausen e ad altri luoghi simbolo della Seconda Guerra Mondiale. Il «Viaggio della Memoria», organizzato dall’Amministrazione comunale insieme agli istituti scolastici Aldo Moro, Palestro, Terzani, Bachelet, Alessandrini e Scuola Media Europea, è stato descritto da alcuni  alunni durante la seduta dell’assise cittadina.

L’assessore Marina Baietta

«Quest’anno ci siamo affidati all’associazione Ventimila Leghe che ha guidato i ragazzi, permettendo loro di confrontarsi anche con gli studenti di altre scuole, provenienti da tutto il mondo - ha spiegato l’assessore alle Politiche scolastiche Marina Baietta - è stato quindi un viaggio nel viaggio, nel corso del quale agli studenti è stata data la possibilità di incontrare alcuni esponenti dell’associazione nazionale ex deportati portatori di testimonianze e documenti toccanti». All’interno dei lunghi elenchi di nominativi dei deportati , gli studenti hanno rintracciato quello dell’abbiatense Pietro Carughi, nato il 9 febbraio del 1908 e morto il 19 aprile del 1945, pochissimi giorni prima della fine del conflitto. Carughi, il cui nipote ha accettato l’invito dell’Amministrazione comunale di Abbiategrasso ad essere presente durante la restituzione del Viaggio, venne fatto prigioniero nel 1944 a seguito degli scioperi per protestare contro il regime fascista e l’occupazione tedesca.

L’intervento del sindaco Nai

«Ringrazio i ragazzi per il racconto di un viaggio importante e al tempo stesso difficile - ha aggiunto il sindaco Cesare Nai -Sono fermamente convinto che la Scuola debba offrire ai nostri giovani opportunità di conoscenza e di approfondimento; come avete detto voi: essere testimoni di qualcosa che è lontano nel tempo, seppur, in qualche modo vicino a quello che sta accadendo oggi, diventa fondamentale per avere delle generazioni consapevoli, pronte a rifiutare le logiche folli che anche attraverso l’indifferenza, hanno portato distruzione di un popolo e allo sterminio di milioni di persone». Sia il sindaco, sia il consigliere Giovanni Maiorana (che insieme al presidente del Consiglio comunale Francesco Bottene e alle insegnanti ha accompagnato i ragazzi durante il viaggio) hanno voluto riassumere l’insegnamento tratto dal Viaggio utilizzando una frase di Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».

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