A Roma per salvare più vite: "Resta l'amarezza"
La delusione dell'associazione Sessantamilavitedasalvare dopo la trasferta romana: "Nessuna assicurazione sull'app salvavita". Premiati poliziotti e Carabinieri
L'associazione Sessantamilavitedasalvare a Roma per salvare più vite: ma c'è amarezza.
Sessantamilavitedasalvare a Roma, ritorno amaro
"L'approvazione della legge 116/2021 avrebbe dovuto favorirne la diffusione e l'utilizzo ma la mancata emanazione di alcuni fondamentali decreti attuativi rende vani gli sforzi sin qui fatti. Tra i principali articoli ancora in attesa si applicazione l'adozione dell'app nazionale da parte delle centrali 118 per l'attivazione della rete di first responder e la campagna informativa nazionale". Così, a parlare la scorsa settimana, era stato Mirco Jurinovich, presidente dell'associazione Sessantamilavitedasalvare che aveva annunciato la loro partecipazione a Roma, alla Giornata mondiale del cuore, insieme alle principali realtà nazionali che si occupano di defibrillazione pubblica. Obiettivo quello di confrontarsi con i rappresentanti del mondo politico nel corso della conferenza "La morte cardiaca improvvisa - attuazione della legge 116/2021 per la diffusione dei defibrillatori" che si è svolta sotto l'egida della Presidenza del Senato, nella Sala Capitolare del Convento di Santa Maria sopra Minerva. "Riguardo alla conferenza c'è tanta amarezza dovuta alla mancanza di assicurazioni sull'emanazione dei decreti attuativi rigurdanti l'app nazionale per l'attivazione della rete di 'first responder', già in un uso in Emilia Romagna dal 2017" annuncia Jurinovich.
Le premiazioni
Al termine della conferenza, cerimonia di premiazione dei Cavalieri del Cuore, rappresentanti delle Forze dell'Ordine e della società civile intervenuti con il defibrillatore per salvare vite. Tra i premiati due agenti della Polizia di Stato del commissariato di Legnano ossia Geggei Riccio e Filippo Lamia e il vicebrigadiere dei Carabinieri di Busto Arsizio Alessio Olivieri.