Gomme invernali, a novembre scatta l'obbligo: cosa c'è da sapere
Terminata la stagione estiva, per milioni di automobilisti italiani si avvicina il momento del cambio gomme in vista del periodo invernale. Su molte strade extraurbane, soprattutto quelle che attraversano aree montane e pedemontane, da novembre sarà obbligatorio circolare con "mezzi antisdrucciolevoli", come stabilisce il Codice della Strada. In realtà, perà, l'obbligo non interessa automaticamente tutte le strade nazionali e locali e può avere una durata variabile a seconda del contesto in cui viene applicato. Inoltre, l'onere di sostituire gli pneumatici ricade soltanto su coloro i quali utilizzano le coperture estive mentre chi circola con le '4 stagioni' contraddistinte dalla marcatura 'MS' non è tenuto a sostituirle con le gomme invernali.
Vero è, al contempo, che settembre è il periodo migliore per programmare questo tipo di intervento, soprattutto se si ha bisogno di montare un treno di gomme nuove per motivi di usura. Il mercato offre numerose opzioni, adatte alle possibilità economiche ed alle esigenze tecniche di qualsiasi automobilista; in aggiunta, grazie all'e-commerce di settore, è possibile accedere ad un catalogo merceologico estremamente variegato. Portali specializzati come www.euroimportpneumatici.com, infatti, consentono di valutare prodotti di fascia alta come il Bridgestone Blizzak o altri, oppure alternative di fascia media di numerosi marchi internazionali.
Pneumatici invernali: i riferimenti normativi vigenti in Italia
Circa l'utilizzo delle gomme invernali o da neve vi è ancora una certa confusione, specie perché - come già accennato - non esiste un obbligo 'automatico' e non tutte le strade sono interessate da provvedimenti di questo tipo.
Gli enti che gestiscono le infrastrutture stradali, come stabilito dall'articolo 6, comma 4 del Codice della Strada, hanno la facoltà di "prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio". Essi possono, inoltre, "prescrivere al di fuori dei centri abitati, in previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensita', l'utilizzo esclusivo di pneumatici invernali, qualora non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l'incolumita' delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative".
Il provvedimento viene emanato, di anno in anno oppure una tantum, dal soggetto direttamente responsabile della gestione delle strade (ANAS per gran parte delle autostrade nazionali, province e regioni per le arterie viarie locali).
Durata dell'obbligo: la direttiva ministeriale
Come si può notare, il Codice della Strada non individua un arco temporale preciso rispetto all'eventuale obbligo di circolazione con pneumatici invernali. Nel tempo, si è quindi reso necessario regolamentare questo aspetto, soprattutto per garantire maggiore uniformità nei provvedimenti. Allo scopo, il Ministero dei Trasporti ha emanato, il 16 gennaio 2013, la "Direttiva sulla circolazione stradale in periodo invernale e in caso di emergenza neve". Il testo introduce formalmente un'indicazione di tempo relativa alla vigenza dell'obbligo di circolazione con le gomme invernali. Nello specifico, si legge, "ai fini della necessaria uniformità si dispone che il periodo interessato dall’obbligo sia ricompreso tra il 15 novembre e il 15 aprile". Inoltre, la Direttiva prevede che "nel periodo di vigenza dell’obbligo i ciclomotori a due ruote e i motocicli, possono circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla strada e di fenomeni nevosi in atto".
Al contempo, la norma riconosce un certo margine di discrezionalità agli enti competenti, a fronte di specifiche esigenze di sicurezza in materia di circolazione stradale. "Resta impregiudicata" - spiega la Direttiva - "la possibilità per gli enti proprietari di strade di adottare provvedimenti della stessa natura, con una estesa temporale diversa per strade o tratti di esse in condizioni particolari quali ad esempio strade di montagna a quote particolarmente alte". Pertanto, talvolta l'obbligo può scattare in anticipo (in genere a metà ottobre o il primo novembre) o protrarsi oltre il 15 aprile, laddove le basse temperature e le precipitazioni atmosferiche sono ancora piuttosto intense rispetto al resto d'Italia.