Arrivati nelle casse del Comune di Sedriano 68mila euro di risarcimento danni da parte dell’ex Giunta
Chiuse le vicende giudiziarie legate all’annosa questione dell’area feste. Il 30 settembre variazione di bilancio in Consiglio comunale
Sono arrivati nelle casse comunali i 68mila euro che chiudono le vicende giudiziali legate all’annosa questione dell’area feste, che avevano visto il Comune di Sedriano, guidato dall’ex giunta Cipriani, soccombere sia in primo grado che in appello ai procedimenti per danni erariali di oltre 300mila euro portati avanti dalla Corte dei conti. La vicenda si è chiusa con un patteggiamento tra la Corte dei conti e i membri dell’ex Amministrazione «che avrà evidenza nel bilancio: nel Consiglio comunale del 30 settembre dovremo approvare una variazione di bilancio per questi 68mila euro in entrata - annuncia il sindaco Marco Re – i nostri uffici hanno in mano la carta del legale che indica l’ammissione al patteggiamento per questa somma come risarcimento al Comune e i soldi sono già arrivati».
L'inizio delle vicende
La storia dell’area feste comincia con la sua realizzazione da parte dell’allora Amministrazione guidata da Alfredo Celeste, ora capogruppo della ista civica “Noi con Sedriano e Roveda”, «nel 2010 per un costo di 800mila euro – ricorda lui stesso – ed è stata attiva e funzionante con balli, proiezione dei mondiali di calcio e altre iniziative fino al settembre 2013, quando per un contenzioso in atto è stata arbitrariamente chiusa, con una rete che lasciava intendere problemi di sicurezza che in realtà non c’erano, dai tre commissari che hanno intrapreso azioni, proseguite poi in maniera scellerata e ostinata dalla giunta Cipriani - accusa Celeste - si poteva arrivare a un accordo che loro hanno rifiutato. Io all’epoca avevo presentato tre esposti per illegittimità degli atti e la Corte dei conti ha poi confermato con le sue sentenze il danno patrimoniale subito dal Comune».
L'area feste degradata
A seguito di ciò l’area feste «è rimasta chiusa per dieci anni e il degrado è avanzato - afferma il sindaco Marco Re – inoltre abbiamo fatto fare da un ingegnere specializzato una perizia, dalla quale sono emersi vizi costruttivi importanti». Da parte sua il consigliere di opposizione ed ex sindaco Alfredo Celeste si dice «rammaricato da questa vicenda. L’area avrebbe dovuto continuare a essere funzionante e invece è stata lasciata andare in degrado. Oltre al tendone c’erano altre parti, tra cui un campo da basket e un laghetto, che ormai non sono più ripristinabili». Secondo Celeste «è giusto che chi amministra e sbaglia dolosamente paghi di tasca propria. Ci vuole responsabilità», sottolinea.
La posizione dell'attuale Amministrazione
Il consigliere della lista civica ritiene inoltre che «la giunta attuale avrebbe dovuto opporsi al patteggiamento. Io mi sarei opposto rifiutandolo», afferma. Il primo cittadino Marco Re fa però sapere che «noi non ci siamo costituiti in giudizio alla Corte dei conti, dando un incarico a un legale, perché questo avrebbe comportato un esborso economico senza portare alcun valore aggiunto. Inoltre – precisa – anche se ci fossimo costituiti non esiste per legge la possibilità della parte civile di opporsi a un patteggiamento. Noi abbiamo perseguito l’obiettivo di massimizzare gli interessi del Comune».
Le prospettive
Commentando l’intera vicenda il sindaco ritiene che «siano cose spiacevoli situazioni come quelle che si sono verificate da parte di chi amministra un Comune. Noi comunque non abbiamo alcun intento persecutorio nei confronti dei precedenti amministratori, né “cantiamo vittoria” per il risarcimento del danno ottenuto», afferma Re, che apre poi lo sguardo allo scenario futuro riguardante anche l’area feste. «Il Cap acque tramite fondi del Pnrr sta portando avanti il cosiddetto “Progetto spugna”, un’opera idraulica per la canalizzazione delle acque che tra le altre cose sta permettendo anche lo smantellamento delle opere non più utilizzabili dell’area feste, in corso di completamento – spiega il sindaco - e al contempo la manutenzione, già finanziata e che affideremo a una ditta specializzata, del tendone, della platea e della tribuna». La conclusione dei lavori è prevista per la prossima primavera, quando l’area feste dopo oltre dieci anni tornerà finalmente a disposizione della cittadinanza.