Arte e cultura

“Come eravamo”: mostra di fotografica pro Anffas

Un tuffo nel passato, tra vecchie cartoline, tradizioni e storia

“Come eravamo”: mostra di fotografica pro Anffas
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“Come eravamo”: è questo il nome scelto dal gruppo Num de Bia’ per la mostra che, domenica 29 settembre, sarà allestita presso la Cooperativa Rinascita di via Novara ad Abbiategrasso. Una mostra che ha l’ambizione, grazie alle cartoline d’epoca proveniente dagli archivi privati di Lilly Vello, Ruggero Repossi, Walter Marchesotti e Angelo Parini, di ricordare e ripercorrere la storia della  città e del nostro territorio sia dal punto di vita urbanistico che sociale.

Le mutazioni della città

Quante cose sono cambiate? Quanti angoli della città oggi indossano una nuova veste? Saranno proprio le immagini a raccontarcelo, ma non solo. Oltre alle fotografie, ci saranno anche testimonianze, racconti, aneddoti sulla città di ieri. Un vero tuffo nel passato e nella tradizione dialettale.

Nel promuovere questa iniziativa il gruppo Num de Bia’ ha pensato anche ad Anffas: il ricavato del risotto della tradizione con tagliere di salumi e formaggio del territorio sarà proprio devoluto al centro Anffas Il Melograno di Strada Cassinetta.

Uno spunto di riflessione

“La mostra vuole essere, - come spiega Simona Posla – portavoce del gruppo – non solo un tributo al passato, ma anche un'opportunità di riflessione su come la città sia cambiata nel tempo, mantenendo però un legame con le sue radici”.

Alle 11, sempre alla cooperativa Rinascita la compagnia teatrale “Il loeugh” renderà omaggio a Lucio da Col con la lettura di poesie tratte dal libro Aquarei, mentre alle 16 Luis Balocchi e Giovanni Torti proporranno poesie e canzoni in dialetto. Alle 18 Sandro Mola e Roberto Portai racconteranno aneddoti e ricordi della città, mentre dalle 18,30 è previsto un aperitivo musicale con Jam Session con Soul Connection. L'iniziativa mira a coinvolgere tutte le generazioni:

“Ci piacerebbe – conclude Posla - richiamare anche i più giovani e dar loro la possibilità di scoprire la storia della comunità abbiatense e del territorio”.

 

 

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