Pogliano piange Suor Gianna Molteni, la missionaria che aiutava i bisognosi
Missionaria in Brasile domani, domenica una messa di suffragio alle 18 in parrocchia
Una vita spesa a servizio degli ultimi del Brasile. Testimoniando il Vangelo con le virtù delle suore della Congregazione canossiana: carità, pazienza, dolcezza e mansuetudine. E’ stata quella di Giannamaria (conosciuta come Gianna) Molteni, poglianese scomparsa ad Araras, città di oltre 130 mila abitanti, nello stato di San Paolo, nel sud del Brasile.
Aveva 79 anni e si è dovuta arrendere a una grave malattia che non le ha lasciato scampo
Aveva 79 anni e si è dovuta arrendere a una grave malattia che non le ha lasciato scampo e che ha posto fine alla sua opera missionaria durata quasi sei decenni. Conosciutissima a Pogliano, dove aveva trascorso la sua giovinezza dando una mano nel panificio - alimentari del papà Enrico e della mamma Antonia Lucini, ubicato nella centralissima via Monsignor Paleari, accanto alle sorelle e ai fratelli e frequentando assiduamente la parrocchia e l’oratorio locali. Quartogenita di nove figli, dei quali cinque attualmente in vita, due sorelle Luisa e Rosanna) e tre fratelli (Alessandro conosciuto come Sandro, Franco e Pietro), Gianna fin da piccola è sempre stata molto religiosa: ogni giorno partecipava alla messa delle 6 del mattino, prima di andare a scuola o del suo impegno nel negozio di famiglia.
Quando tornava a casa dal Brasile, erano numerose le persone che volevano incontrarla per abbracciarla e per conoscere le ultime notizie del suo lavoro missionario, raccontate in un italiano con una profonda inflessione portoghese (la lingua principale del Brasile) e con diverse pause in quanto - come diceva - «non mi ricordo più i vocaboli». D’altra parte, il rapporto con il suo paese d’origine non si era mai interrotto.
Nel 2002 un gruppo di giovani dell'oratorio era andato in Brasile a vedere le opere fatte a favore dei bambini di strada
In tanti contribuivano concretamente alle esigenze dell’impegno caritativo di madre Gianna, benefattori a vari livelli. E nel 2002 un gruppo di giovani dell’oratorio poglianese le aveva fatto direttamente visita in Brasile, potendo così conoscere di persona le tante opere a favore soprattutto di ragazze madri e di bambini “di strada”.
La suora poglianese aveva manifestato la sua vocazione già da giovanissima. A 21 anni i voti con la Congregazione delle Canossiane, Figli e Figlie della carità. L’anno successivo, la partenza in nave per la missione in Brasile L’accompagnarono ben due pullman con parenti e numerosi poglianesi che vollero assistere alla sua partenza. Diverse le città brasiliane nelle quali madre Gianna è stata attivamente presente: Santos, Blumenan, Sentaozinho, Petropolis e Araras, negli Stati di San Paolo, Santa Catarina e Rio de Janeiro, tutti a sud del Brasile. Incessante la sua opera nella pastorale catechistica vocazionale ed educativa soprattutto per i giovani.
Tantissime le famiglie bisognose e le ragazze madri che ha aiutato
Numerosissime le sue visite alle famiglie, soprattutto le più bisognose. Aveva una vicinanza particolare ai bambini “di strada” e alle ragazze madri e per loro aveva contribuito ad allestire diversi aiuti di comunità dotati anche di servizio medico e dentistico. Per i suoi meriti fu nominata coordinatrice della Comunità, consigliera provinciale ed era il riferimento principale dei laici canossiani di tutto il Brasile.
Negli anni Novanta fu scelta anche come procuratrice per la causa di beatificazione e canonizzazione di Santa Giuseppina Bakhita, suora canossiana, nata in Sud Sudan, venduta come schiava in Africa prima di arrivare in Italia dove morì nel 1947, della quale divenne grande propagatrice e devota. Profondo cordoglio quando si è diffusa la notizia della sua scomparsa, a Pogliano e nei Comuni limitrofi, e numerosissime le manifestazioni di affetto e di partecipazione al lutto che hanno raggiunto fratelli e sorelle della religiosa.
Domenica alle 18 in parrocchia messa di suffragio per ricordarla
E un cordoglio ancora più grande e partecipato nella sua comunità brasiliana di Campinas (Araras). Nella cappella dov’era stata allestita la camera ardente c’è stato un pellegrinaggio continuo di decine e decine di persone segno tangibile del grandissimo affetto nei confronti di una persona che ha dato tutta se stessa per il prossimo, soprattutto per i più umili. Il funerale è stato celebrato da ben 7 sacerdoti.
«Grazie Gianna di essere stata nostra sorella. Sei stata un esempio di Fede, di umiltà, di obbedienza, di generosità e dedizione agli altri. Sei sempre stata di conforto nei momenti difficili e ci hai sempre consigliato. Sei sempre stata vicina anche se ‘lontana’. Dal cielo insieme alla mamma, al papà, ad Angelo e alla ‘tua Bakhita’ prega per noi”. Questo il messaggio delle sorelle e dei fratelli che è stato letto durante le esequie. Madre Gianna è stata seppellita nel locale cimitero, vicino a diverse consorelle.»