Silenzio in aula grazie alle palline da tennis
Il progetto nato per rendere le classi più inclusive con attenzione ai bambini più sensibili ai rumori forti
Palline da tennis usate, forate e posizionate sul fondo delle gambe delle sedie per assorbire e di conseguenza attutire il rumore provocato dagli spostamenti. È nato così, su proposta del comitato genitori “Geni.U.S.” dell’Istituto comprensivo Ada Negri, il progetto “classe silenziosa” per rendere gli ambienti scolastici meno caotici in favore dei «bambini che per varie problematiche di sensibilità fisica o emotiva sono disturbati dai rumori – spiega l’assessore all’Istruzione di Vanzaghello Doris Giugliano – e che va a beneficio di tutti, aumentando la consapevolezza del valore del silenzio per finalità educative e didattiche, favorendo la sensibilizzazione degli studenti all’inclusività, al riciclo creativo e al valore del silenzio come strumento per favorire l’attenzione, la concentrazione e la convivenza».
Dall’idea alla raccolta delle palline usate
Al rientro in classe tutti gli alunni della scuola primaria San Francesco d’Assisi troveranno quindi le sedie delle loro aule implementate di questo nuovo “dispositivo”. A occuparsi di tutto l’aspetto pratico è stato direttamente il comitato genitori, promotore dell’iniziativa: «Ci siamo resi conto che alcuni bambini soffrono e si agitano per i forti rumori e di qui è nata l’idea che abbiamo proposto alla dirigente scolastica, la quale la ha subito accolta con favore, e abbiamo poi presentato il progetto in consiglio di istituto che lo ha approvato – spiega la presidente di “Geni.U.S.” Roberta Motta – da gennaio abbiamo quindi iniziato la raccolta di palline da tennis usate e la cosa che ci ha meravigliato è che ne sono arrivate tantissime, non solo dai genitori della scuola ma anche da colleghi, amici e parenti. Ci ha sorpreso positivamente vedere come i progetti legati alla scuola possono muovere davvero tante persone».
Prossimo step le scuole di Bienate e Magnago
Oltre agli aspetti di inclusività e rispetto per tutti, «è anche una forma di riciclo creativo perché ridiamo vita con un nuovo scopo a palline che altrimenti sarebbero state buttate via», afferma Roberta Motta. In seguito le palline raccolte sono state «bucate con un apposito attrezzo da un nonno falegname e il 31 agosto siamo potuti andare a scuola, accompagnati dall’assessore Doris Giugliano, per posizionarle in tutte le aule – racconta la presidente del comitato genitori – siamo contenti di veder realizzata questa prima fase del nostro progetto e cercheremo di portare a termine il più presto possibile anche la prossima fase raccogliendo ancora palline per rendere silenziose pure le aule delle scuole primarie di Bienate e di Magnago».