Ridotti gli stipendi dei politici: è polemica
«Saranno le casse comunali a dover sopperire all'inatteso ammanco»
A Magnago si riaccende la diatriba sulle indennità spettanti al sindaco Dario Candiani e ai suoi assessori.
L'origine della riduzione delle indennità
Lo Stato centrale ha rivisto il contributo che spetta ai diversi Comuni, diminuendo la cifra destinata ai diversi Enti per coprire parzialmente gli aumenti fissati due anni or sono. Nel caso di Magnago, saranno circa 300 su base annuale gli euro che «mancheranno» al conteggio, operazione che riporta l'attenzione su un argomento che era stato il primo motivo di scontro all'interno del parlamentino magnaghese dopo l'insediamento, nella primavera 2022, della squadra di Insieme per Magnago e Bienate.
«In commissione siamo stati informati che, a causa di un ricalcolo delle indennità spettanti ai componenti della Giunta, quest'ultimi avrebbero dovuto fare a meno di una cifra di 3mila euro annui divisi su base proporzionale, diventata poi poco più di 300 euro in consiglio comunale, per via di un aggiornamento del quale non siamo stati messi a conoscenza – spiega il consigliere d'opposizione Gianluca Marta - La maggioranza ha però deciso di coprire il disavanzo con le casse comunali, salvaguardando le indennità di sindaco, vicesindaco e assessori».
Quei pochi euro che fanno storcere il naso tra i banchi dell'opposizione
Pochi euro che però fanno comunque storcere il naso tra i banchi dell'opposizione, visto che saranno le casse comunali a dover sopperire all'inatteso ammanco.
«Al netto delle poche decine o centinaia di euro a cui dovevano rinunciare i componenti della giunta, il messaggio che passa ai cittadini è sicuramente negativo e sconfessa le risposte sulle indennità che fino a oggi abbiamo sentito, ossia che non vengono usati i soldi dei cittadini – attacca Marta - Beh, alla prima occasione, anche per pochi euro, abbiamo visto che non è così! Cosa succederà in futuro se le risorse allocate dal governo per le indennità dovrebbero essere tagliate?». Nessuna risposta dall'Amministrazione, che considera il tema ormai passato e non più degno di nota. «È un argomento trito e ritrito, utilizzato solo per far polemica».