Istruzione

Nasce da Corbetta una nuova università

Firmato nei giorni scorsi il protocollo d'intesa per la nascita del nuovo ateneo dal nome "Centro Studi Paolo VI"

Nasce da Corbetta una nuova università
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È partita da Corbetta la nascita di una nuova università. Nei giorni scorsi infatti proprio in città è stato siglato un protocollo d’intesa per la costituzione della Sede Universitaria: «Centro Studi Paolo VI», Milano.

Nasce da Corbetta una nuova università

Una firma storica che sancisce così la partenza di un nuovo ateneo. Il Centro Studi, avrà infatti come obiettivo lo sviluppo di temi di carattere sociale, politico, economico, culturale, storico e del Terzo Settore che si rifaranno alle varie Encicliche Sociali a partire dalla Dottrina Sociale della Chiesa di Leone XIII alla Laudato Sì di Papà Francesco. La sede principale sarà a Milano, le altre diffuse su tutto il territorio nazionale. Il programma operativo per il Centro Studi tra politica, economia e società sarà diretto dal professor Antonio Romano.

A stilare il protocollo d'intesa i rappresentanti di Unione Cattolica, sono stati il Segretario Politico Nazionale Ivano Tonoli ed il Segretario Nazionale Organizzativo Carlo Corrubolo ed i responsabili del Movimento Europeo Socialpopolare Don Sturzo, aderente alla Feav, Federazione Europea Autonoma del Volontariato: il Presidente Onorario professor Domenico Lamorte e il Presidente pro-tempore Feav Endo Giarin. Presente al momento della firma del protocollo anche il sindaco di Corbetta Marco Ballarini a testimonianza dell'accordo siglato.

La forma sociale sarà una Aps, associazione di promozione sociale, aderente alla Feav, una Federazione presente sul territorio italiano a cui aderiscono tutte le associazioni No Profit; dalle Odv alle Aps, dalle Fondazioni alle Onlus e Ong, iscritte e non iscritte a Runts, Registro Unico Nazionale Terzo Settore. All'interno del protocollo è stata prevista inoltre la nascita di una testata giornalistica che si occuperà di attualità e di opinioni. Scelto anche il nome dell’organo di informazione che si chiamerà «Il Cambio».

I diversi dipartimenti

Diversi i dipartimenti che verranno creati nel corso del tempo come quello di Economia, quello di Sanità e Welfare, quello della Scuola, quello di Agricoltura, poi quello di Giustizia, quello dell’Export, quello di Pubblica Amministrazione, quello di Ambiente e infine gli ultimi due di Industria e di Turismo.

Ora dunque che il primo passo è stato fatto, la nuova realtà nel corso dei prossimi mesi sarà chiamata ad occuparsi dei passi successivi e burocratici per la creazione strutturale dell’ateneo. L’obiettivo è infatti quello di partire con i primi corsi con l’anno accademico 2025/2026.

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