Liberati ben 22 germani reali: "Adesso possono tornare in acqua, è la fine di un calvario"
Le specie di uccelli, tutti orfani, erano stati rinvenuti da parte degli agenti del Nucleo venatorio predatorio della Polizia Locale in varie zone dell'hinterland in tempi diversi
Sono tornati in acqua i 22 germani reali che erano stati rinvenuti sul territorio e che nella mattinata di oggi, mercoledì 3 luglio, sono stati immersi nuovamente nelle acque tra Castano Primo e Nosate.
L'intervento del Nucleo venatorio predatorio della Polizia Locale
La liberazione e il successivo ritorno nel loro habitat naturale, e più precisamente nelle acque del Ticino, in prossimità tra Castano Primo e Nosate, ha segnato la parola "fine" al lungo calvario che i 22 germani reali avevano vissuto sulla propria pelle. Le specie di uccelli, tutti orfani, erano stati rinvenuti da parte degli agenti del Nucleo venatorio predatorio della Polizia Locale in varie zone dell'hinterland in tempi diversi. Da lì la sistemazione provvisoria al Centro di recupero per animali selvatici (Cras), situato all'interno del Bosco vanzaghese del Wwf. La cura per il benessere dei germani è stata dunque messa al primo posto.
Le cure ricevute in struttura
Nella struttura essi hanno infatti avuto modo di recuperare le proprie energie e rimettersi di nuovo in sesto. Il fatto che avessero ripreso l'autonomia ha consentito agli uccelli di essere introdotti nuovamente nell'acqua. A condurre le operazioni sono stati quindi mercoledì mattina le unità del nucleo specializzato stesso. Uno degli agenti, che indossava divisa e guanti, ha trasportato i germani all'interno di una gabbia. Uno dopo l'altro hanno fatto il loro ingresso nel corso d'acqua situato a cavallo tra i due Comuni. E' bastato scuotere leggermente il trasportino per vedere queste specie rimettere piede nel luogo che gli spettava. Soltanto uno di loro ha accumulato un piccolo ritardo. Ma il gruppo si è poi ricomposto.
"Portata a termine l'operazione di tutela della fauna selvatica"
"Un ottimo risultato in tema di tutela della fauna selvatica", così lo hanno definito gli autori della presa in carico e del rilascio dei protagonisti di questa storia a lieto fine. Storia che era partita con un handicap, la mancanza della madre dei germani. Cosa che avrebbe permesso loro di essere rimessi in acqua fin da subito. Vista la sua assenza, però, gli stessi sono stati portati al Cras di Vanzago dove sono stati accuditi dai veterinari.