Adescava minori sui social e poi li ricattava costringendoli a inviare video porno
Gli agenti erano arrivati a lui in seguito alle denunce formalizzate dalle mamme di due ragazze minorenni, comparse in alcune chat
E’ stato arrestato nei giorni scorsi, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, dagli agenti della Polizia di Stato di Milano il giovane di 24 anni che nel mese di dicembre dello scorso anno era stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Rho-Pero diretto dalla dottoressa Antonietta Scarinci in quanto deteneva materiale pedopornografico realizzato utilizzando minori.
Adescava minori sui social e poi li ricattava costringendoli a inviare video porno
Gli agenti erano arrivati a lui in seguito alle denunce formalizzate dalle mamme di due ragazze minorenni, comparse in alcune chat, ragazze che erano state costrette dal giovane 24enne a produrre video in atteggiamenti di autoerotismo
Ragazze obbligate a farlo dal giovane sotto minaccia di violenza nei loro confronti e nei confronti dei loro famigliari. Non solo, il giovane ricattava le minorenni dicendo loro che se non avessero registrato i video avrebbe girato ai loro conoscenti le immagini.
Diversi falsi profili per adescare le vittime e minacciarle
Il 24enne non contattava solamente ragazze ma anche ragazzi. Alle donne si presentava con il falso nome di Mirko Agridi di 14 anni e ai maschi con l’identità femminile di Rebecca Monti. Dalla prima ispezione telematica effettuata sul telefono cellulare del giovane, era emersa un’ingente quantità di files audio, foto e video di natura pedopornografica alcuni di essi realizzati mediante l’utilizzo di un’applicazione capace di registrare lo schermo anche nel corso di conversazioni chat. Le registrazioni salvate erano relative a un arco temporale che va da luglio a novembre 2023. Attività proseguita anche nei mesi scorsi. L’analisi da parte degli agenti rhodensi sugli apparati sequestrati a dicembre ha portato a identificare ulteriori 50 minori vittime di adescamento da parte del giovane per i quali sono tuttora in corso degli accertamenti.
L’attività investigativa degli uomini diretti dalla dirigente Scarinci ha permesso inoltre di individuare ulteriori account che sarebbero stati utilizzati dal 24enne per contattare le proprie vittime. Questi quelli usati dal giovane: @sanzmircoO; @younni008; @niconicogx; @nicemotm; @giovanenicee; @rebeccamonti08; lo_esco_giovane; @parislazone0; @nicoreallix e @semprerebe. «Qualora altri ragazzi abbiano subito minacce analoghe da questi profili finti - affermano gli agenti del Commissariato di Rho-Pero che stanno eseguendo le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano - possono contattare il commissariato rhodense al numero 02-9390551.