La nonna e la polizia tendono la trappola alla truffatrice: in manette trentenne recidiva
Grazie alla prontezza di una donna di 84 anni arrestata una truffatrice che si era spacciata per sua nipote che era in ospedale e aveva bisogno di soldi per pagare le cure mediche
La prontezza di una donna residente a Pero di 84 anni e la tempestività degli agenti del commissariato di Polizia di Rho Pero hanno permesso di assicurare alla giustizia una truffatrice 33enne già arrestata nel 2020 per la stesso reato.
Mentre era al telefono con la truffatrice la nonnina messaggiava con la figlia
La signora Giuliana, 84enne di Pero, ha ricevuto una chiamata sul telefono fisso da parte di una donna che, presentandosi come la nipote, le chiedeva di raccogliere tutto l’oro in casa e i contanti poiché era in ospedale per una bronchite e necessitava dei soldi per pagare le cure mediche e le medicine utili. Durante la conversazione la signora, insospettita dalla circostanza, inviava un messaggio alla figlia che la rassicurava perché la ragazza era in casa con lei e stava bene: la figlia immediatamente comprendeva che era in atto un tentativo di truffa ai danni della madre e contattava il numero unico di emergenza 112, mentre la madre continuava a comunicare con la «finta nipote», la quale si rassicurava sull’avvenuta raccolta di tutti i gioielli in casa, chiedendole anche di quantificare il peso degli stessi.
La figlia ha avvisato gli agenti del Commissariato che hanno raggiunto la casa della nonnina
L’interlocutrice, che parlava un italiano corretto e senza inflessioni, ha raccomandato alla donna di evitare di interrompere la chiamata e di non avvisare nessuno in merito alla loro conversazione ed in particolare della sua richiesta: tipica modalità nelle truffe telefoniche. Aggiungeva altresì che si stava organizzando per inviare una sua amica sul posto quanto prima, per ritirare i valori e portarli in ospedale: chiedendo di mettere tutto in un sacchetto ben chiuso e confermandole che a breve sarebbe giunta. I poliziotti del Commissariato Rho Pero hanno immediatamente raggiunto la signora Giuliana per darle istruzioni su come comportarsi qualora si fosse palesata nei pressi dell’abitazione la presunta amica della nipote, suggerendole di preparare un sacchetto contenente una piccola scatola; successivamente si appostavano nei pressi dell’abitazione, in attesa della truffatrice.
La truffatrice fermata dalla Polizia dopo aver ricevuto dalla nonnina il sacchetto con una piccola scatola
Dopo circa mezz’ora la «nipote» avvisava la signora Giuliana che poteva scendere giù in quanto la sua amica era arrivata e la stava aspettando in strada: che seguendo le indicazioni, scendeva in strada e consegnava il sacchetto alla donna, risalendo subito in casa. La donna, K.P. del 90 e di cittadinanza polacca, cercava di allontanarsi ma veniva costantemente monitorata al fine di verificare che non fosse attesa da un eventuale complice: per essere fermata dopo circa cinquanta metri dall’ingresso del palazzo dove era avvenuta la consegna.
Dopo i controlli al Commissariato di Rho-Pero è stata accompagnata in carcere a San Vittore
La truffatrice veniva accompagnata presso la sede del Commissariato di Polizia Rho Pero dove veniva informata del suo status di persona indagata in stato di arresto per il reato di truffa aggravata e sottoposta a rilievi fotodattiloscopici: da questi ultimi è emerso che nel 2020 la stessa è stata arrestata dalla Squadra Mobile della Questura di Milano per il reato di Truffa, avvenuta con le medesime modalità. Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Milano il quale disponeva di associare l’arrestata presso la casa Circondariale San Vittore.