Sono marito e moglie, risiedono a Rho. Ecco i nuovi gestori del circolo cooperativo di Villapia, frazione di
Parabiago.
Il circolo di Villapia avrà finalmente il suo nuovo gestore
Possono finalmente tirare un sospiro di sollievo infatti il presidente Pierangelo Nebuloni e i soci del circolo cooperativo di Villapia dopo che negli ultimi mesi era stato agitato lo spettro di una chiusura di questo luogo tanto caro ai parabiaghesi per via di numerose difficoltà. Il nuovo contratto d’affitto stipulato avrà una durata di 6 anni, terminati i quali potrà essere rinnovato per altri 6. E’ l’arco temporale nel quale potrà lavorare la nuova gestione che ha spazzato via la minaccia di una Villapia sempre più abbandonata a se stessa, e priva di un vero presidio sociale. Bar, ristorante, pizzeria. Incontri giochi e sorrisi. E’ il presente dell’attività tornata ad avere uno staff su cui contare. Il circolo di via Casorezzo può continuare ad essere considerato un punto di riferimento per tutti i parabiaghesi.
La ricerca del nuovo gestore ha subito dato i suoi frutti, anche grazie al passaparola
Accade dopo il fortunato tam tam che, anche grazie agli articoli apparsi sulle colonne dei giornali locali, ha visto l’interlocuzione da parte dei gestori con diverse realtà che si erano fatte avanti per risollevare le sorti del locale. «La scelta è caduta sulla famiglia Puglia/ Mosca, di Rho e che è già abituata a lavorare in questo settore e che ha raccolto con entusiasmo questa nuova avventura». Ora l’obiettivo è di dare nuovo smalto a una realtà attorno cui hanno gravitato varie generazioni e dove è presente una frazione nella quale vivono meno di mille persone. Il circolo è una vera e propria istituzione.
I primi appelli lanciati, poi le richieste precise a chi ne avrebbe preso le redini
A fare il punto sulle trattative era stato il presidente del Nebuloni, che era stato il primo a lanciare l’appello decisivo affinché questo luogo rimanesse in vita.
«Sono andati a buon fine i colloqui che abbiamo avuto coi potenziali interessati che, devo ammettere, hanno partecipato numerosi alla nostra chiamata per la gestione del circolo cooperativo. Era necessaria la collaborazione di tutti per trovare la quadra per far sì che la storia dell’esercizio potesse continuare. Una missione non facile ma che siamo riusciti a mandare in porto».
I problemi registrati negli ultimi tempi non hanno cancellato l'entusiasmo di chi è rimasto dietro al bancone
Nel corso degli anni l’attività ha cambiato pelle per adattarsi alle esigenze dei clienti. Prima era un semplice circolo ricreativo, poi si era trasformato in ristorante-pizzeria. Gli ultimi tempi erano stati tuttavia scanditi dal calo della clientela e il Covid aveva complicato ulteriormente le cose. Senza tralasciare la crisi dei costi energetici che aveva contribuito a peggiorare il quadro.
«L’ambiente è grande e le difficoltà notevoli. Chi subentrerà dovrà dunque mettere in campo ogni tentativo affinché questa struttura di pace e relax non muoia. Vederla sparire sarebbe stato un vero peccato per la frazione intera. Una paura che abbiamo scongiurato grazie all’arrivo dei nuovi soci». Un ringraziamento, hanno infine sottolineato dalla presidenza della cooperativa, «va in modo particolare alla famiglia Mingolla, la quale ha realizzato i lavori per la ristrutturazione all’interno delle mura di via Casorezzo. Un'opera di abbellimento che è perfettamente riuscita».