Un fumetto per rappresentare la violenza: il progetto scolastico “Ali contro la violenza” portato avanti per gli studenti del liceo Primo Levi di Bollate è stato presentato in biblioteca.
Il corso di prevenzione alla violenza
Lezioni, testimonianze, riflessioni. Questo e molto altro è stato affrontato dalle attuali classi 5BLL e attuale 4ALS dell’istituto di via Varalli.
Gli studenti, infatti, sabato hanno parlato della serie di testimonianze incontrate durante il corso ideato da Laura Parma che li hanno aiutati a capire cos’è la violenza e come viene perpetrata.
Hanno incontrato Giorgio, che l’ha subìta da parte di una donna e Vera Squarito, mamma di Giordana, uccisa con 48 coltellate dall’ex fidanzato; la psicologa Chiara Gambarini che ha spiegato il fenomeno dello stalking; l’avvocato (e assessore del Comune) Lucia Rocca, che ha esposto l’importanza della denuncia; il Tenente dei Carabinieri di Bollate Salvatore Liccardo, poi, ha esposto agli studenti cosa si incorre penalmente per chi usa la violenza; una rappresentante del centro antiviolenza Hara.
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Il fumetto
Da questi incontri, è nato un fumetto che spiega la violenza in tutte le sue sfaccettature.
“Violenze che trovano terreno fertile nella cultura dello stupro – spiega una studentessa – Abbiamo rappresentato la violenza psicologica e quella fisica, gli abusi. Nell’ultimo episodio del fumetto, poi, vengono rappresentate due tipologie di violenze: la violenza economica e il femminicidio”.
“La violenza non può essere spiegata in una lezioncina”
Una grande occasione per il liceo. Ne ha parlato l’ideatrice del progetto Laura Parma:
“La violenza non dev’essere affrontata in una lezioncina. Gli studenti devono interiorizzare gli argomenti. In questi mesi, a causa dell’aumento delle violenze di genere e non, (si pensi ad esempio alle baby gang), anche in ambito politico si ritiene necessario attuare anche nelle scuole corsi di prevenzione alle violenze e di educazione all’affettività. Ma io già da anni sono convinta che in ogni scuola ci debbano essere programmi di prevenzione alle violenze e allo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva, proprio per questa ragione ho ideato il progetto “Ali contro la Violenza””.
I ringraziamenti
Doveroso il ringraziamento a chi ha reso possibile questa esperienza ai ragazzi:
“Ringrazio il Comune in particolar modo l’assessore Lucia Albrizio e il sindaco, Comuni Insieme per il supporto ad Ali Contro la Violenza con la speranza che sempre più scuole introducono strutturati programmi di prevenzione”, ha concluso Parma.