Sostenibilità

Risparmio, riciclo, riuso: il piano di sostenibilità dell’Hospice di Bià

La struttura di via dei Mille ha intrapreso un processo per ridurre l’impatto sull’ambiente

Risparmio, riciclo, riuso: il piano di sostenibilità dell’Hospice di Bià
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Ridurre l’impatto sull’ambiente, riutilizzare le risorse quando possibile e riciclare al meglio i rifiuti è una filosofia abbracciata ormai da tutti: cittadini; aziende e istituzioni. Se per talune realtà le azioni di sostenibilità sono una necessità (si pensi ad esempio alle imprese energivore o a quelle il cui processo produttivo risulta altamente inquinante), per altre possono non essere in cima ai pensieri.

Ridurre impatto ambientale

«Il focus principale riguarda certamente la cura e l’assistenza delle persone gravemente malate, ma l’impatto sull’ambiente di tale attività è ugualmente considerato una questione importante - spiega la direzione di Hospice  Abbiategrasso - In questi mesi sono state messe in campo azioni che comportano investimenti nell’immediato e che potranno determinare risparmi per il futuro. Sebbene le azioni volte a migliorare la sostenibilità ambientale non siano ancora delineate in un vero e proprio documento organico, negli ultimi anni sono state prese numerose decisioni in questa direzione, solitamente oggetto di comunicazione nell’ambito del Bilancio Sociale».

Un processo graduale

Già prima della pandemia da Covid era stato adottato l’uso di stoviglie di ceramica e bicchieri di vetro per i pazienti e i loro famigliari in occasione dei pasti. Questa scelta garantisce una riduzione dei prodotti monouso, e quindi dei rifiuti prodotti, oltre che una maggiore piacevolezza nel consumare le pietanze. La stessa linea, ma con alcune varianti, è stata adottata per i pasti e le bevande consumate dagli operatori: gli oggetti di plastica sono stati sostituiti con monouso in Mater-Bi (plastica biodegradabile); al posto delle bottigliette di plastica sono stati messi in funzione erogatori che distribuiscono acqua calda, fredda, frizzante e a ciascuno è stata regalata una borraccia termica. Anche il momento della pausa è stato oggetto di attenzione: ogni operatore avrà infatti la sua tazzina di ceramica personalizzata che consentirà di evitare la produzione di rifiuti e di godere maggiormente del piacere dell’aroma del caffè.

«Ulteriori azioni sono derivate dallo studio della attività di assistenza ai pazienti - proseguono - Nel 2023 gli operatori sanitari sono stati dotati di sei pompe siringhe per le terapie ad infusione che consentono di risparmiare notevolmente rispetto al materiale monouso impiegato per la somministrazione. È stata calcolata una riduzione media annua pari a 18 chili di rifiuti speciali prodotti (materie plastiche) e un risparmio economico di circa 10mila euro. Il progetto ha intercettato l’interesse e il sostegno della Fondazione Ticino Olona e rientra nell’obiettivo numero 12 tra quelli elencati dall’Onu nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile».

Diminuire il consumo di materiale plastico è progressivamente diventato una priorità per l’Hospice di Abbiategrasso impegnato ormai da anni a implementare un efficace sistema di raccolta differenziata.

Nel corso del mese di dicembre 2023 l’impianto di riscaldamento è stato dotato di una caldaia a condensazione di nuova generazione che coniuga maggiore efficienza con un notevole risparmio di energia. L’installazione dell’impianto ha comportato un importante investimento economico, oltre 30mila euro, che andrà parzialmente ammortizzato negli anni a venire grazie al risparmio generato. Questa azione rientra in un più ampio progetto di efficientamento energetico della struttura di via Dei Mille che è stato avviato attraverso uno studio complessivo dell’edificio e delle possibili aree di miglioramento.

In arrivo anche luci led

Tra queste, una valutazione è stata dedicata al sistema di illuminazione dell’Hospice, il cui impianto sarà progressivamente sostituito con led ad alta luminosità e a basso impatto. Allo stesso tempo è stato commissionato uno studio di fattibilità per la posa di pannelli solari sul tetto del nuovo edificio (reparto).

«Infine resta un’ultima idea per il futuro: la sostituzione del parco auto per l’assistenza domiciliare - concludono - L’Hospice sogna per gli anni a venire di poter circolare con auto 100% elettriche che consentano di contenere notevolmente l’emissione di CO2. Per ora rimane un sogno, ma talvolta, anche grazie alla generosità delle persone, i sogni si possono realizzare».

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