Montagne Russe arrivata al Teatro Lirico di Magenta

Dopo il grande successo a Milano arriva in città per chiudere la stagione di prosa. Appuntamento domenica 15 aprile.

Montagne Russe arrivata al Teatro Lirico di Magenta

Montagne Russe arriva in città dopo il grande successo a Milano.

Montagne Russe chiude la stagione di prose del Teatro Lirico

Dopo lo strepitoso successo, sia di pubblico che di critica, ottenuto al suo debutto a Milano a fine marzo, l’applauditissimo Montagne Russe, sbarca a Magenta per l’ultimo imperdibile appuntamento della stagione prosa del Teatro Lirico, promossa e sostenuta dal Comune di Magenta.
Lo spettacolo – una produzione Eccentrici Dadarò, diretto da Fabrizio Visconti – sarà dunque in scena domenica 15 aprile al Teatro Lirico di Magenta (Via Cavallari 2) alle  21.

Lo spettacolo

Un uomo e una donna, sulla scena Rossella Rapisarda e Antonio Rosti. Un bar a fine giornata e poi un appartamento. Un copione apparentemente già scritto, eppure, minuto dopo minuto, via via più inaspettato e imprevedibile. Una sfida, un gioco delle parti; ma di quale gioco si sta parlando? E quali carte sono davvero scoperte? Un intreccio di strategie raffinate e crudeli e, allo stesso tempo, un grande vuoto da colmare. Un faccia a faccia da vivere molto da vicino, come spettatori che guardano nella finestra di un dirimpettaio di casa, quasi seduti sul divano di quellʼappartamento che non è il proprio, eppure, in qualche modo, potrebbe anche esserlo.
Sceneggiatore, regista e drammaturgo pluripremiato (si ricorda il Premio Molière, nel 2010 e 2015, e il Gran Premio per il Teatro dellʼAcadémie Française , nel 2014), Eric Assous è un vero e proprio caso in Francia mentre, in Italia, è ancora relativamente poco rappresentato. La Gare, progetto di ricerca artistica multidisciplinare nato in seno alla Compagnia Eccentrici Dadarò, raccoglie questa sfida e porta in scena uno dei testi più rappresentativi del grande autore francese, proponendosi di contribuire alla scoperta di un talento letterario tra i più importanti oggi viventi.
In particolare in “Montagne Russe” (il cui debutto è stato segnato dallʼinterpretazione di Alain Delon e Astrid Veillon nel 2004), Assous riesce a veicolare, attraverso una commedia allʼapparenza godibilissima per ritmo e capacità inventiva, una tagliente riflessione sul tema dei rapporti familiari e sul valore della responsabilità nei confronti degli altri.
La costruzione drammaturgica vive su una tensione dialogica fortissima e a tratti esilarante nello svelare le piccole maschere che ognuno di noi si costruisce per ottenere una compensazione alla propria solitudine, o anche solo alla percezione del tempo che passa, da sempre oggetto di conflitto per lʼessere umano e sempre di più in una società votata all’efficienza e alla competitività. La dinamica implacabile che impronta il rapporto tra i due personaggi per tutto lʼarco del testo viene ribaltata nel finale..