GIORNO DEL RICORDO

"Una vicenda del passato che può darci la direzione per il futuro"

Orlandi ha voluto riprendere le parole del presidente Sergio Mattarella che ha definito quello di Gorizia come il “nostro muro di Berlino”

"Una vicenda del passato che può darci la direzione per il futuro"
Rho
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Una vicenda del passato che può darci la direzione per il futuro» Ha usato queste parole, sabato mattina, il sindaco di Rho Andrea Orlandi commemorando i martiri delle foibe e gli esuli istriani, fiumani e dalmati insieme con consiglieri comunali di maggioranza e opposizione davanti al monumento collocato sulla Collina del parco Nord Fiera.

Cerimonia alla presenza dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione

Affiancato dal Vicesindaco Maria Rita Vergani, dai consiglieri comunali Clelia La Palomenta, Andrea Recalcati, Claudio Scarlino e Uberto Re, alla presenza del consigliere regionale Carlo Borghetti, della Polizia Locale e di tutte le forze dell’ordine del territorio, dei rappresentanti delle associazioni d’arma e della professoressa Carmen Meloni, il Sindaco ha tenuto il suo discorso dopo la posa della corona di fiori e la lettura della «Poesia sulle foibe» di Fabio Magri, a cura di Carlo Uboldi, e di un brano di «La bambina con la valigia» di Egea Haffner e Gigliola Alvisi, a cura di Caterina Gallo

"Dobbiamo ripartire dalla storia per trarre prospettive nuove sul futuro"

«Oggi dobbiamo ripartire dalla storia per trarre prospettive nuove sul futuro. Dobbiamo abbandonare qualche polemica di tipo politico, fare chiarezza e guardare avanti. Questa è una vicenda del passato che può dare la direzione per il futuro e oggi più che mai ne abbiamo bisogno. Questo (la collinetta di Rho dove si è svolta la cerimonia ndr) è uno dei luoghi più alti della città, si contrappone alle foibe che stanno in fondo. Auspico che le persone i cui resti sono rimasti nelle foibe possano salire verso l’alto e dall’alto indicarci la strada perché tutto questo non avvenga mai più

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