La "Protesta dei trattori" è arrivata anche ad Arluno
Gli agricoltori protestano per le condizioni a cui è stato ridotto il settore, che si aggiungono e arrivano dopo anni durissimi
Sono arrivati anche ad Arluno e hanno raccolto l’adesione di molti degli imprenditori agricoli di tutto il Magentino - e non solo.
La "Protesta dei trattori" è arrivata anche ad Arluno
La «protesta dei trattori», iniziata con il nuovo anno in Germania, è ormai tema d’attualità anche nel nostro Paese e nel nostro territorio. Gli agricoltori protestano per le condizioni a cui è stato ridotto il settore, che si aggiungono e arrivano dopo anni durissimi, per il Covid prima, per l’inflazione poi e con lo spettro ormai sempre presente di siccità o alluvioni che possano compromettere i raccolti e il loro duro lavoro.
Sono cinque le richieste alla politica, come da titolo del volantino con cui si sono dati appuntamento a ieri pomeriggio, giovedì, nei pressi del casello autostradale di Arluno, a cui giungono dopo essere stati a Novara mercoledì. Rivisitazione della Pac (la normativa europea sulla politica agricola comunitaria), dare giusto valore al cibo, così come al lavoro agricolo. E poi una riforma dell’Iva sugli alimentari e uno stop deciso al cibo sintetico e all’introduzione di insetti tra i piatti «di uso comune». Non a caso uno egli slogan e il più impattante che ha contraddistinto fin dall’inizio la protesta dei trattori è il concetto che «il cibo che stai mangiando proviene dal lavoro di un agricoltore».
La protesta dovrebbe durare fino alle 18 di domani, venerdì.