RIQUALIFICAZIONE

L'ex Tessitura Pessina & Sala cambia pelle: ecco il progetto

Negli spazi dello stabilimento dismesso a Busto Garolfo nascerà un hub dedicato allo sviluppo economico. Previsti servizi e formazione

L'ex Tessitura Pessina & Sala cambia pelle: ecco il progetto
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Nuova vita per l’ex Tessitura Pessina & Sala di Busto Garolfo.

Via libera al recupero dell'ex Tessitura

I lavori non partiranno prima della prossima primavera ma sono destinati a imprimere una svolta significativa rispetto alla partita della riqualificazione urbana. E lo faranno dopo che il Comune di Busto Garolfo, ormai da oltre un anno, ha lavorato incessante per portare a casa il risultato. Stiamo parlando, nello specifico, del progetto di recupero dell’ex Tessitura Pessina & Sala che è parte di un Accordo di rilancio economico sociale e territoriale (Arest) con Regione Lombardia, che finanzierà parte dell’intervento. L’intervento si configura come un partenariato di tipo pubblico-privato, una forma di cooperazione tra soggetti pubblici e privati, con l'obiettivo di finanziare, costruire e gestire infrastrutture o fornire servizi di interesse pubblico.

Il partenariato pubblico-privato

Il partenariato è composto dai seguenti componenti: il Comune di Busto Garolfo, la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e il Birrificio di Legnano. Tre soggetti che lavoreranno per cambiare il volto dell’area di intervento situata nel quadrante nord-ovest del Comune di Busto Garolfo, nelle immediate vicinanze del centro cittadino, sull’asse di via Manzoni, che dalla Piazza Lombardia porta verso l’esterno del paese.

Il contesto

Una struttura di grande significato per la storia economica/produttiva del Comune di Busto Garolfo e per la memoria storica della popolazione locale. L’ex Tessitura, lo ricordiamo, venne fondata nel 1901 da Luigi Pessina. Lo stabilimento, costruito nel 1910 ed ampliato nel 1943, rimane un tipico esempio di architettura industriale del primo Novecento. Ad illustrare le principali novità di questa importante operazione è stato il sindaco Susanna Biondi, che ha tirato il fiato dopo aver trascorso mesi di grande intensità sul piano della progettazione, che unirà la dimensione dello sviluppo economico alla capacità attrattiva dell’Ente.

Un'area finalizzata allo sviluppo economico

«Abbiamo partecipato al bando regionale che prevede la riqualifica di un'area finalizzata allo sviluppo economico, la quale prevede la partecipazione di soggetti privati che possano attivare percorsi di sviluppo economico che hanno avuto come fulcro un approccio olistico e che spazieranno dalla erogazione di servizi alle imprese da parte della Bcc all’attività di scuola ma anche di somministrazione, che spetterà invece al Birrificio di Legnano. Realtà produttive e studenti potranno beneficiare di questo intervento, a cui si aggiungerà l’attivazione di una rete di prodotti a chilometro zero che vedrà la partecipazione delle aziende agricole territoriali».

I costi dell'operazione

Sul fronte dei costi, metà dell’operazione sarà finanziata da Regione Lombardia con oltre un milione di euro. 600 mila euro verranno corrisposti dalla Bcc e altri 600 dal Birrificio stesso.

Il commento del sindaco

«Andremo a suturare una ferita che aveva colpito il nostro centro storico e in particolare l’area che è destinata ora a cambiare volto», ha sottolineato Biondi.

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