Libri chiusi e cartelli alzati, studenti in sciopero al liceo Bramante
Dura protesta degli alunni del liceo magentino che lamentano una scarsa manutenzione delle strutture e seri problemi dell'impianto di riscaldamento
Studenti in sciopero al liceo Bramante di Magenta. Nella mattinata di oggi, venerdì 10 novembre, gli alunni della scuola superiore cittadina hanno incrociato le braccia senza entrare dentro l'edificio in protesta per la situazione della struttura scolastica.
Libri chiusi e cartelli alzati, studenti in sciopero al liceo Bramante
Ragazze e ragazzi si sono messi a protestare con cartelli nel piazzale esterno della scuola, lamentando diversi problemi e puntando il dito verso Città Metropolitana, essendo proprio la struttura scolastica di proprietà dell'ex provincia.
"Sono anni che la nostra scuola è vessata da crolli di controsoffitti - hanno spiegato i giovani -, buchi nelle pareti, bagni inagibili (o agibili senza serrature), corridoi tappezzati di secchi per raccogliere la pioggia perché piove dentro, finestre rotte e/o senza persiane e altri perpetui malfunzionamenti che si presentano periodicamente e regolarmente all’interno del Liceo. Benché fosse svilente vedere il buchi nel soffitto o nei muri abbiamo sempre sopportato perché assuefatti dalla perenne inefficienza della pubblica amministrazione e di un sistema che troppo spesso mette in secondo piano l’edilizia scolastica e, più in generale, le
scuole come enti".
Il problema del riscaldamento
Gli studenti hanno però spiegato che vista la situazione attuale non possono più sopportare oltre. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è legata alla questione riscaldamenti. Dal 20 di ottobre gli studenti hanno spiegato che convivono con una situazione molto complessa che alterna da un lato aule in cui i termosifoni non funzionano ad altre in cui invece sono sì funzionanti, ma al tempo stesso emettono rumori e vibrazioni talmente forti da rendere impossibile seguire le lezioni.
"I termosifoni, ove funzionanti, hanno iniziato a emettere un rumore forte e costante che impedisce ai docenti di insegnare e agli studenti di apprendere, che rende infattibile ogni tipo di attività che richieda concentrazione, comprese verifiche ed interrogazioni - continuano gli alunni - Questo porta all’esodo, nelle ore in cui l’inquinamento acustico raggiunge livelli insopportabili, di interi gruppi classi verso l’Aula Magna o aule senza l' handicap dei termosifoni. Le classi “più fortunate” hanno trovato i caloriferi spenti e soffrono il freddo ma quantomeno hanno goduto del privilegio del silenzio".
Le richieste
Ragazzi e ragazze hanno sottolineato come da parte loro non sia più tollerabile un situazione di questo tipo e che vorrebbero interventi in tempi brevi:
"Non è accettabile che la dignità degli studenti, dei docenti e della dirigenza stessa venga calpestata così dalla Città Metropolitana e dalla Pubblica Amministrazione in generale. Oggi non ci interessano più le motivazioni, ci interessa anche molto poco chi sia il responsabile, quello che vogliamo e pretendiamo in quanto nostro diritto é che ci venga assicurata una vita scolastica degna. Gli studenti (e non solo gli studenti) del liceo Bramante sono arrivati al limite: si intervenga per la sicurezza, si intervenga per la dignità della scuola, si intervenga se davvero c’è un briciolo di rispetto per noi ragazzi".