Morta a 45 anni alla vigilia delle nozze
Il sogno di Laura Locati, residente ad Arconate, è sfumato per poche ore.
E' morta per un male pochi giorni prima di sposarsi.
Morta pochi giorni prima di salire sull'altare
E' la drammatica vicenda di Laura Locati, di Arconate, vinta a 45 anni da un male tremendo . La sua scomparsa prematura dovuta a un cancro ha commosso molte persone che la conoscevano e che la incontravano in paese. A piangerla sono la mamma Zaira, il papà Gianni e il compagno Ivan, il suo amore con cui avrebbe voluto convolare a nozze ma non ne ha avuto il modo e il tempo.
Il rito urgente e la disponibilità del sindaco
Gravemente malata, Laura aveva deciso con Ivan di sposarsi in comune con un rito civile urgente. Il matrimonio avrebbe dovuto essere celebrato martedì 24 ottobre e il sindaco Sergio Calloni si era tenuto libero dando la propria disponibilità per il primo giorno utile dopo il termine delle pubblicazioni che erano state fatte d'urgenza, ma purtroppo Laura si è spenta pochi giorni prima. Invece dei fiori d'arancio, c'è stato il funerale, celebrato nel pomeriggio di sabato 21 nella parrocchia di Sant'Eusebio.
"Il sogno di Laura è sfumato per poche ore"
Laura lavorava in una ditta della zona, era una giovane solare e sorridente che si spendeva per gli altri. Il sindaco Calloni la ricorda così:
"Ci eravamo conosciuti tempo fa ai seggi elettorali, io rappresentante di lista, lei sostenitrice della parte avversaria, avevamo discusso su una questione. Riappacificati dopo i chiarimenti, siamo rimasti in amicizia e ogni tanto ci scambiavamo dei messaggi. Ho appreso la notizia della sua malattia di recente e per me è stato un vero dispiacere. Speravo di poterla vedere sposata, abbiamo fatto il possibile, restringendo i tempi, ma per poche ore il sogno di Laura è sfumato".
Il cordoglio dell'ex sindaco Mario Mantovani
Il cordoglio Rammarico e cordoglio è stato espresso anche dall’ex sindaco ed europarlamentare Mario Mantovani. In occasione del funerale, la famiglia ha chiesto di non inviare fiori ma di devolvere le eventuali offerte allo Ieo, l’Istituto Europeo di oncologia.